23 febbraio 2017

l 20 e il 21 febbraio a Parigi, il Comitato Congiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) e della Conferenza delle Chiese Europee (KEK) si è incontrato per riflettere sui 45 anni di cooperazione ecumenica tra le due organizzazioni e per esplorare nuove vie di cooperazione.

L'attuale clima socio-politico - segnato da instabilità e da una mancanza di speranza – ha pervaso molte delle discussioni di Parigi. I rappresentanti hanno espresso una diversità di punti di vista sul nostro contesto attuale, tra cui il futuro dell'Europa, le sfide sociali e politiche, l'incertezza economica e la miriade di domande associate alle migrazioni diffuse. Lo scambio è stato rappresentativo della varietà di prospettive presenti all'interno delle Chiese europee e, in verità, del ​​continente nel suo insieme.

I partecipanti hanno ricordato l'ondata di attacchi terroristici a Parigi e in tutta la Francia come tragici esempi delle difficoltà che oggi l'Europa deve affrontare. Hanno espresso la loro solidarietà non solo con le vittime di questi attacchi, ma anche con quanti sono i bersagli del recente terrorismo in Medio Oriente, Africa e Asia.

Il Comitato Congiunto si è concentrato anche su problematiche specifiche delle Chiese, tra cui l’analfabetismo religioso e come testimoniare il Vangelo in un'Europa sempre più secolarizzata e pluralista. Ha espresso ottimismo circa la capacità delle Chiese di offrire speranza e un contributo significativo a tutti gli aspetti della vita in questo continente. In questa prospettiva, le future iniziative CCEE-KEK saranno organizzate con una solida base teologica, impegnate in un dialogo, e si concentreranno anche sulla testimonianza e sull’annuncio del Vangelo.

Per il prossimo futuro, i partecipanti hanno deciso che il CCEE e la KEK inizieranno ad affrontare diversi temi e prepareranno proposte per progetti di collaborazione. Ciò include mettere insieme il lavoro di entrambe le organizzazioni nel campo della libertà di religione o di credo come una risposta positiva alla sfida dell’analfabetismo religioso.

Il lavoro si è svolto in uno spirito di cooperazione ed è stato caratterizzato da momenti di preghiera secondo le diverse tradizioni delle confessioni cristiane presenti alla riunione.

Fondato nel 1972, dopo la nascita del CCEE (1971), il Comitato Congiunto si riunisce ogni anno e ha come compito di definire e supervisionare le varie iniziative congiunte della KEK e del CCEE. Le attività intraprese fino ad ora includono diversi incontri ecumenici, le tre assemblee ecumeniche europee (Basilea, 1989; Graz, 1997 e Sibiu, 2007) e la Charta Oecumenica (2001). Insieme con le presidenze e i segretari generali dei due organismi, il Comitato riunisce altri esperti nominati rispettivamente dalla KEK e dal CCEE, per un totale di otto membri per ciascuna delegazione. La Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE) è stata rappresentata dal suo segretario generale P. Olivier Poquillon OP.

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