Il Gruppo locale SAE Avellino-Salerno è stato approvato ufficialmente dal Consiglio dei Gruppi Locali del 29 aprile 2018 nel corso Convegno di primavera tenutosi a Sassone (RM) dal 28 aprile al 1 maggio 2018.
Il gruppo nasce a seguito dell’adesione al SAE di alcuni laici di varia provenienza già da tempo impegnati in attività ecumeniche, alcuni appartenenti alla Comunità Cristiana della Piana (una comunità cattolica libera di Avellino), altri alla fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Avellino, altri alla Chiesa metodista di Salerno animata dal pastore Antonio Squitieri.
La composizione mista cattolico/metodista, unita a una pluriennale amicizia tra i membri del gruppo, ha favorito lo sviluppo pressoché spontaneo di una sensibilità ecumenica che si è di volta in volta concretizzata nella promozione di incontri di preghiera, corsi di formazione, convegni pubblici.
La decisione di aderire al SAE, stante la piena coincidenza di obiettivi e metodi, ha rappresentato per il gruppo tanto il momento di sintesi del cammino percorso quanto il punto di partenza per un impegno ecumenico ancora più maturo e consapevole.
Il gruppo, che ha sempre conferito un peso molto importante alla preghiera comune, ha l’abitudine di riunirsi per una celebrazione congiunta nelle domeniche Laetare (IV di Quaresima) e Gaudete (III di Avvento), due domeniche particolari del calendario liturgico perché caratterizzate, pur nel generale clima di contrizione, da una nota di letizia, essendo ormai alle spalle la metà del cammino penitenziale e prossima la gioia, rispettivamente, della Pasqua e del Natale. Il gruppo ha scelto tali ricorrenze liturgiche perché ha ritenuto che esse si prestassero particolarmente bene a esprimere sia l’atteggiamento di contrizione proprio di cristiani divisi e consapevoli delle rispettive responsabilità, sia la gioia che deve contrassegnare i fratelli che tendono al ristabilimento dell’unità. Completano il quadro degli incontri annuali di preghiera il consueto appuntamento nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e la celebrazione congiunta della Cena ebraica nel corso della Settimana Santa.
Particolare attenzione, poi, il gruppo ha sempre assegnato all’eucaristia, fons et culmen della vita cristiana ma ancora, purtroppo, fattore di divisione tra le Chiese. Il gruppo si è sforzato di superare il consueto modello delle celebrazioni ecumeniche ufficiali, impostate essenzialmente sulla sola liturgia della Parola, elaborando di volta in volta per le proprie celebrazioni specifici schemi di preghiera eucaristica modellati sulla tradizione liturgica della Chiesa dell’età patristica la cui comprensione dell’eucaristia si svolgeva, come noto, più sul piano del fare rituale che su quello della elaborazione dottrinale. Siamo infatti convinti che la tradizione liturgica della Chiesa indivisa dei Padri possa essere quel “luogo” teologico nel quale incontrarsi per realizzare una condivisione eucaristica “vera” (quanto a desiderio e impegno dei partecipanti a diventare, in Cristo, un solo corpo e un solo spirito) anche se non “valida” (rispetto a quanto stabilito dalle rispettive norme liturgiche e sacramentali). Quanto allo spinoso nodo dell’intercomunione, il gruppo ha ritenuto di non dover assumere una posizione unitaria e vincolante, al fine di rispettare la libertà, la sensibilità e tempi di maturazione di ciascuno; in linea generale, è una prassi ormai consolidata e attuata con assiduità dalla maggioranza dei membri.
Il gruppo ha assegnato molta importanza anche alla formazione e per tale motivo gli incontri comunitari di preghiera delle domeniche Laetare e Gaudete vengono sempre accompagnati da un momento formativo su temi di valenza ecumenica volta in volta concordati. Inoltre, a vantaggio di soggetti esterni potenzialmente interessati alle tematiche ecumeniche sono stati organizzati nel corso degli anni specifici corsi di formazione.
Infine, il gruppo ha avuto cura di farsi promotore anche di una attività di divulgazione ecumenica nel proprio contesto sociale di appartenenza. Una particolare menzione merita un ciclo di conferenze posto in essere in occasione del cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato nazionale “Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri”.
LA NOSTRA STORIA
Il Concilio ha 50 anni: ciclo di conferenze (dicembre 2012 - maggio 2013).
I sessione: I testimoni
5.12.2012 mons. Luigi Bettazzi
14.12.2012 past. Paolo Ricca
II sessione: La Chiesa
23.2.2013 Luigi Sandri, prof. Sergio Sorrentino
8.4.2013 Rosa Siciliano
III sessione: La società
5.5.2013 prof. Rocco D’Ambrosio
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Il sinodo di Francesco. Nuovo stile, nuovi contenuti?:
incontro/dibattito sul primo sinodo straordinario sulla famiglia (ottobre 2014). Relatori: Luigi Sandri, past. Antonio Squitieri.
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Cristo non può essere diviso:
corso di formazione ecumenica (dicembre 2014 - maggio 2015). Relatori: don Angelo Barra, Elisabetta Kalampouka Fimiani, past. Leonardo Magrì, past. Antonio Squitieri.
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La Cena del Signore:
corso di formazione ecumenica (febbraio-aprile 2016). Relatori Pietro Urciuoli, past. Antonio Squitieri.
Didachè. Dottrina degli apostoli, viatico ecumenico:
schema di preghiera ecumenica per comunità (aprile 2016)
Consulta l'opuscolo con lo schema di preghiera