La vescova Helga Haugland Byfuglien e la presidente del CC del CEC Agnes Abuom
22 giugno 2016
La sessione 2016 del Comitato Centrale del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) è stata aperta dalal presidente Agnes Abuom della Chiesa anglicana del Kenia, il 22 giugno a Trondheim in Norvegia.
Il Comitato centrale è un organo direttivo del CEC che si riunisce ogni due anni, costituito dai rappresentati eletti delle 365 Chiese membro del CEC. Il Comitato centrale attuale è stato eletto alla Decima Assemblea del CEC (2013) a Busan, Repubblica di Corea
Hanno introdotto i lavori la presidente del Comitato, Agnes Abuom, e il segretario generale del CEC, Olav Fykse Tveit. Il Comitato centrale ha poi esaminato il rapporto del Comitato esecutivo sulle prospettive del programma e del budget del CEC dopo la precedente riunione del 2014.
Pellegrinaggio condiviso
Abuom ha ricordato il ruolo storico di Trondheim come luogo di pellegrinaggio e ha evocato la diversità dei paesaggi che i pellegrini attraversano. In questo paese si trova la cattedrale di Nidaros, la più settentrionale del mondo. Ella ha individuato un legame fra la tradizione spirituale del pellegrinaggio verso una destinazione come questa e il posto che il CEC accorda attualmente al «Pellegrinaggio di giustizia e di pace»
Invitando le Chiese membro a essere catalizzatori del cambiamento «in un mondo che «è molto cambiato, che cambia con rapidità continuamente, che è sempre più pluralista», ha sottolineato che «questo Pellegrinaggio ci offre immense possibilità di re-immaginare noi stessi come un movimento di Dio, persone in missione aperte ed inclusive, vive e recettive dei suggerimenti dello Spirito».
L'obiettivo di ogni cristiano deve essere quello di non permettere mai che vi possa essere «una giustizia di parte e negativamente sbilanciata verso le vittime» ma, prosegue ancora Abuom, di impegnarsi per la giustizia di «emarginati, discriminati, disprezzati, abusati e violati, imprigionati e torturati, sfollati e impoveriti».
Una comunità di speranza
Nel suo rapporto il segretario generale del CEC ha definito la Chiesa in pellegrinaggio una « comunità di speranza» ed ha spiegato, ricordando la rete di iniziative di pace creata dopo il 2014 e presentata nel rapporto del Comitato esecutivo, che non si tratta «di un ottimismo generalizzato ma, piuttosto, di trasmettere motivi e stimoli alla speranza»
Tveit ha sottolineato i soggetti importanti sui quali deve confrontarsi il Comitato centrale, in particolare la relazione fra religione e violenza e la generalizzazione delle manifestazioni di discriminazione, di xenofobia e di razzismo.
Foto Ned Alley / CEC
Video: https://youtu.be/UazAqcQMrmI?list=PLI22eVXX9FYmJohFrHZaIV3Qivgr18RYh
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