Verso la Conferenza di Lambeth – Incontro dei primati
Come si apprende il 1° aprile da Church Times, tra i 37 primati della Comunione anglicana presenti al meeting conclusosi il 31 marzo a Lambeth Palace (Londra) non figuravano quelli di Nigeria, Ruanda e Uganda. L’arcivescovo di Canterbury Justin Welby ipotizza che essi «non vogliano stare nella stessa stanza con quanti hanno cambiato il loro insegnamento sulla natura del matrimonio e dell’identità umana». Così il fantasma dello scisma sul tema dell’omosessualità, apparso all’orizzonte della precedente Conferenza di Lambeth (il decennale «concilio» dei vescovi anglicani), si ripresenta anche per quella che si terrà quest’anno dal 26 luglio all’8 agosto. Tuttavia, secondo le dichiarazioni dell’arcivescovo Welby, l’intenzione di tutti i primati non è di trascorrere tutta la Conferenza a parlare di sessualità, ma piuttosto di quei temi che stanno distruggendo milioni di vite in tutto il mondo: cambiamento climatico, fame, migrazioni, guerra e così via.
Dialogo cattolico-luterano
Il documento Battesimo e crescita nella comunione, pubblicato il 7 aprile in inglese (bit.ly/3PgQXZl), conclude la 5a fase di lavoro della Commissione luterano-cattolica sull’unità (2008-2019). In un preambolo comune la Federazione luterana mondiale (FLM) e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani affermano che il documento «offre importanti impulsi pneumatologici all’attuale dibattito teologico ed ecclesiologico. Rappresenta un significativo passo avanti, proponendo un consenso differenziato sul battesimo». Tuttavia si afferma anche che «la parte cattolica ha espresso serie perplessità che si concentrano soprattutto su vari presupposti e conseguenze ecclesiologici, come pure su ambiguità e incomprensioni nella terminologia scelta». Alla luce di tali perplessità, quindi, esplicitate dettagliatamente da un commento del teologo Wolfgang Klausnitzer pubblicato contestualmente sul sito del Pontificio consiglio, il rapporto può essere considerato solo come «un documento di studio, le cui conclusioni rimangono aperte, non ancora pronto per la recezione».
Santa Sede – Messaggio per il ramadan
In occasione del mese del ramadan – iniziato quest’anno il 1° aprile – e per la festa di ‘Id alFitr 1443 H. / 2022 a.D., il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso l’8 aprile invia ai musulmani di tutto il mondo un messaggio augurale dal titolo «Cristiani e musulmani: condividiamo gioie e dolori», firmato dal presidente del Pontificio consiglio, card. Miguel Ángel Ayuso Guixot, e dal segretario mons. Indunil Kodithuwakku Janakaratne Kankanamalage.
Forum cristiano mondiale
Il 20 aprile si è tenuta una riunione del Forum cristiano mondiale (Global christian forum), nella quale è stato discusso e approvato il bilancio e si è parlato del IV raduno mondiale, in programma per aprile 2024 in Ghana, sul tema «Affinché il mondo sappia…» (Gv 17,23). Il FCM è un’iniziativa ecumenica nata alla fine del XX secolo e basata sul principio della partecipazione invece che sull’appartenenza formale, che riunisce leader cristiani rappresentanti delle «Chiese storiche» e delle «nuove Chiese». I 4 soggetti che lo promuovono sono il Consiglio ecumenico delle Chiese, l’Alleanza evangelica mondiale, la Comunità pentecostale mondiale e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.
Chiesa assira e Antica Chiesa d’Oriente
La Chiesa assira d’Oriente e l’Antica Chiesa d’Oriente vogliono superare la loro separazione e stanno cercando un modo per riunirsi. Lo riferisce il 21 aprile il sito syriacpress.com. Mar Awa III Royel, recentemente eletto patriarca della Chiesa assira d’Oriente, ha annunciato che è stato fissato un incontro tra i rappresentanti delle due Chiese per il 9 maggio a Chicago. L’Antica Chiesa d’Oriente si era staccata dalla Chiesa assira per una disputa negli anni Sessanta. Anche la Chiesa cattolica caldea, uscita dalla Chiesa assira d’Oriente nel XVI secolo e unitasi a Roma, appartiene all’antica famiglia siro-orientale e ha un accordo d’intercomunione con la Chiesa assira.
Francesco e Cirillo – Incontro rinviato
Il 21 aprile si apprende da un’intervista di papa Francesco al quotidiano argentino La Nación che la Santa Sede ha cancellato un incontro con il patriarca ortodosso russo previsto per giugno a Gerusalemme, e tuttavia il papa afferma che il suo rapporto con Cirillo è ancora «molto buono». L’ultima conversazione personale nota tra i due è avvenuta il 16 marzo via videotelefono.
Guerra in Ucraina – Pasqua senza tregua
Il 24 aprile si celebra la Pasqua nelle Chiese ortodosse. Molte voci avevano chiesto al governo russo, che il 24 febbraio ha avviato un’occupazione militare dell’Ucraina, un cessate il fuoco per la solennità, ma dal Cremlino non giunge risposta né si placano gli attacchi. Tra gli appelli quello di papa Francesco; una lettera congiunta della Commissione degli episcopati dell’Unione Europea (COMECE) e della Conferenza delle Chiese europee (KEK), che hanno anche chiesto al patriarca ortodosso russo Cirillo, vicino a Putin, di sostenere pubblicamente l’iniziativa; un appello dei leader cristiani, ebrei e musulmani pubblicato dalla Chiesa greco-cattolica ucraina; un invito del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) a Cirillo di chiedere una tregua per Pasqua.
Chiesa evangelica in Germania – Violenze sessuali
La Chiesa protestante in Germania (EKD) vuole ripensare la partecipazione delle vittime nel processo di elaborazione dei casi di violenza sessuale. A tal fine, come annuncia il 25 aprile, ha previsto all’interno della propria struttura la creazione di un «Forum di partecipazione», che si occuperà di tutte le questioni relative alla violenza sessualizzata. Di recente le vittime avevano criticato l’EKD per averle escluse dal processo di elaborazione del problema e avevano chiesto un «cambiamento radicale».
Daniela Sala