«Patriarca d’Occidente»

Nell’edizione 2024 dell’Annuario pontificio, pubblicata in aprile, senza spiegazioni o annunci riappare tra i titoli del papa quello di «patriarca d’Occidente», che era scomparso nel 2006 quando era papa Benedetto XVI, anche allora senza spiegazioni, salvo un comunicato del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani emanato successivamente, per attutire le reazioni negative delle Chiese ortodosse. Le reazioni ortodosse alla reintroduzione del titolo sono generalmente positive, in quanto ripristina la struttura ecclesiastica storica decisa sinodalmente dai concili ecumenici congiunti del I millennio.

Patriarca di Costantinopoli – Data della Pasqua

Ai primi di aprile le agenzie riportano che il 31 marzo, giorno in cui la maggior parte delle Chiese cristiane non ortodosse celebra la Pasqua, il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I in un’omelia ha rivolto gli auguri alle Chiese sorelle e ha osservato che è uno «scandalo» celebrare separatamente l’evento centrale cristiano della risurrezione del Signore. Attualmente le Chiese orientali determinano la Pasqua in base al calendario giuliano, quelle occidentali in base al calendario gregoriano. Nel 2025 la Pasqua cadrà nella stessa data, il 20 aprile, per tutte le Chiese, orientali e occidentali, e Bartolomeo si augura che quella possa essere la scintilla iniziale per ulteriori sforzi volti a uniformare la data della Pasqua. Ma la profondità delle divisioni attuali all’interno dell’Ortodossia fa sembrare remota l’ipotesi d’arrivare a una data comune, salvo che siano le Chiese occidentali ad adottare la data fissata dal calendario giuliano, il quale però non è astronomicamente corretto.

KEK – Visita in Ucraina

Una delegazione della Conferenza delle Chiese europee (KEK) è in visita in Ucraina dall’8 al 10 aprile, guidata dal presidente della KEK, l’arcivescovo ortodosso Nikitas di Tiatira e Gran Bretagna (Patriarcato ecumenico). A Kiev essa incontra i rappresentanti della Chiesa ortodossa d’Ucraina (OCU), della Chiesa ortodossa ucraina (UOC), della Chiesa greco-cattolica ucraina, del Consiglio delle Chiese e delle organizzazioni religiose di tutta l’Ucraina e del Servizio statale ucraino per gli affari etnici e la libertà di coscienza (DESS). «La gente di tutto il mondo deve sapere che l’Ucraina non fa parte del mondo russo. La sovranità e l’integrità dei confini dell’Ucraina devono essere rispettate», afferma Nikitas, smentendo la posizione sostenuta dal Patriarcato di Mosca, che non fa più parte della KEK dal 2008. La KEK è la prima organizzazione ecumenica ad aver accolto ufficialmente come membro la Chiesa ortodossa d’Ucraina (OCU), la Chiesa nazionale indipendente da Mosca costituita nel 2019 dal patriarca ecumenico Bartolomeo I, ma non ancora riconosciuta da tutte le Chiese ortodosse.

CEC – Condanna della posizione ortodossa russa sulla guerra

Il 12 aprile Jerry Pillay, segretario generale del CEC, di cui il Patriarcato di Mosca è membro, dichiara inconciliabile con l’etica cristiana la dichiarazione del Consiglio mondiale del popolo russo, presieduto da Cirillo, del 27 marzo scorso. 

Global Christian Forum – 4o incontro mondiale

Risale all’allora segretario del Consiglio ecumenico delle Chiese Konrad Raiser, a metà degli anni Novanta, l’idea di costituire un «forum delle Chiese e organizzazioni cristiane», che comprendesse anche le grandi tradizioni e i nuovi movimenti che stavano crescendo, e che non erano rappresentati nel CEC. Il processo costitutivo fu avviato nel 1998, e nel 2007 a Nairobi ci fu il 1o incontro mondiale del Global Christian Forum, un luogo d’incontro per tutte le correnti della fede cristiana: anglicana, carismatica, evangelicale, cattolica romana, ortodossa, pentecostale, protestante «storica», delle «megachiese». Dal 16 al 19 aprile si tiene ad Accra, in Ghana, il 4o incontro mondiale, sul tema «Affinché il mondo sappia» (cf. Gv 17,23b). Fa parte del programma una visita a uno dei «castelli degli schiavi» eretti dai commercianti europei. Durante una «Cerimonia di lamento e riconciliazione» tenutasi nella cattedrale metodista della città, i partecipanti hanno riconosciuto la complicità di molte Chiese nella tratta degli schiavi, hanno chiesto perdono e invocato la riconciliazione. Un messaggio finale è pubblicato in bit.ly/3QGFvbL.

Card. Koch – Documento delle Chiese tedesche sull’ecumenismo

Il prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, il card. Kurt Koch, in un’intervista del 19 aprile sul portale on-line Communio.de critica l’ultimo documento congiunto della Conferenza episcopale tedesca e della Chiesa evangelica in Germania. Afferma che il testo, pubblicato a metà marzo con il titolo Più visibilità nell’unità e più riconciliazione nella diversità. Sulle opportunità di un ecumenismo orientato al processo (bit.ly/4bw2T3F), ha una «preferenza per la diversità e paura dell’unità» e manca di «chiarezza sull’obiettivo ecumenico».

Chiesa luterana in Italia – Sinodo

Il XXIV Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia, che si tiene a Roma dal 25 al 27 aprile, rinnova sia diversi organi di governo e controllo sia la Presidenza. Quest’ultima sarà da ora costituita da Alfredo Talenti e Sandra Tritz, rispettivamente presidente e vicepresidente. Il Sinodo ha provveduto anche all’elezione dei membri laici del Concistoro, che risulta così composto da Carsten Gerdes (decano), Kirsten Thiele (vicedecana), Jens Ferstl, Cordelia Vitiello e Angelo Ruggeri.

Comunione anglicana – Meeting dei primati a Roma

Dal 29 aprile al 3 maggio si tiene a Roma (per la prima volta) il meeting dei primati della Comunione anglicana, a pochissime settimane dal pellegrinaggio e invio in missione delle coppie di vescovi anglicani e cattolici. I partecipanti sono ricevuti dal papa in udienza privata il 3 maggio, mentre nei giorni precedenti avevano incontrato la Comunità di Sant’Egidio.

Daniela Sala