Dialoghi Chiesa cattolica – Chiese ortodosse malankaresi
Come ogni anno una delegazione del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani partecipa ai dialoghi con le Chiese ortodosse malankaresi (Chiesa ortodossa sira malankarese e Chiesa siro-ortodossa giacobita malankarese), che si tengono in Kerala, in India, dall’11 al 14 dicembre 2023. I due dialoghi paralleli sono stati avviati rispettivamente nel 1989 e nel 1990, e sono stati mantenuti anche dopo la creazione, nel 2003, della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali. In più quest’anno è stato avviato un ulteriore dialogo bilaterale con un’altra Chiesa malankarese (vedi sotto). Per Chiesa malankarese s’intende l’insieme delle denominazioni cristiane sorte nella regione sud-occidentale della penisola indiana (antico Malankara) in seguito alla rottura della comunione con la Chiesa cattolica nel XVII secolo.
COP 28 – Incontro interreligioso
Durante la 28° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28), che si svolge a Dubai negli Emirati Arabi Uniti dal 30 novembre al 13 dicembre 2023, si tiene anche un Dialogo interreligioso talanoa, dal nome di una pratica di confronto collettivo per la soluzione dei problemi, caratteristica delle isole Figi. Il 12 dicembre la pastora Tamsyn Kereopa della Chiesa anglicana in Aotearoa, Nuova Zelanda e Polinesia legge una dichiarazione nella quale le comunità di fede esprimono il loro allarme per l’accelerazione dell’emergenza climatica e chiedono di eliminare gradualmente i combustibili fossili.
Nuovo dialogo bilaterale Chiesa cattolica – Chiesa Mar Thoma
Il 14 dicembre ad Aluva in Kerala (India) si tiene il primo incontro di un nuovo dialogo bilaterale tra la Chiesa cattolica e la Chiesa siro-malankarese Mar Thoma. Il processo è partito in seguito alla visita del vescovo Joseph Mar Barnabas a papa Francesco il 23 novembre 2022, e a quella di mons. Brian Farrell, segretario del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, al vescovo Theodosius Mar Thoma il 15 dicembre 2022 a Thiruvalla. La Chiesa siro-malankarese Mar Thoma, Chiesa orientale riformata con circa 700.000 fedeli, per antichissima tradizione fa risalire la propria origine all’apostolo Tommaso, ed è in piena comunione con la Comunione anglicana, la Chiesa dell’India del Sud, la Chiesa dell’India del Nord e la Conferenza internazionale vecchiocattolica dell’Unione di Utrecht.
Ucraina – Cirillo ricercato
Il 16 dicembre il Servizio segreto nazionale ucraino SBU inserisce nell’elenco dei ricercati del Ministero dell’interno il patriarca della Chiesa ortodossa russa Cirillo, indicato come persona che si sottrae agli organi giudiziari. All’inizio di novembre l’SBU aveva annunciato di sospettare il patriarca di vari reati, tra cui «l’attacco all’integrità territoriale e all’inviolabilità dell’Ucraina» e la conduzione di una guerra d’aggressione o di atti di guerra aggressivi. Cirillo appartiene infatti, secondo l’accusa, alla cerchia più stretta dei vertici politico-militari della Russia e ha sostenuto fin dall’inizio la guerra russa contro l’Ucraina.
Ucraina – Natale il 25 dicembre
A quasi due anni dall’invasione del paese da parte della Russia, gli ortodossi ucraini celebrano la liturgia della Natività il 25 dicembre, contemporaneamente al resto del mondo occidentale. È la prima volta nella storia moderna dell’Ucraina che i fedeli ortodossi celebrano il Natale in sincronia con i cattolici, ma anche con altri ortodossi, il 25 dicembre e non il 7 gennaio del calendario civile, com’era tradizione in precedenza. Il 19 ottobre il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa d’Ucraina (OCU, quella «autocefala», cioè indipendente), aveva deciso che le parrocchie ortodosse in Ucraina avrebbero potuto celebrare le funzioni natalizie il 25 dicembre, avvicinandosi in questo al Patriarcato ecumenico ortodosso di Costantinopoli e alle Chiese ortodosse di Grecia, Romania, Bulgaria, Cipro, Alessandria e Antiochia, mentre in precedenza si conformavano al vecchio calendario giuliano come le Chiese ortodosse russa, serba e georgiana. Simbolicamente quindi si tratta di un ulteriore allontanamento dal Patriarcato di Mosca. Il 28 luglio 2023 il presidente Zelensky aveva emanato un decreto che spostava la celebrazione del Natale al 25 dicembre, insieme ad altre due festività civili associate all’eredità russa: la Giornata dello Stato ucraino (che commemora la cristianizzazione della Rus’ di Kiev) dal 28 al 15 luglio e la Giornata della difesa della patria dal 14 al 1° ottobre.
Lubiana – Incontro di Taizé
Il 46° incontro europeo organizzato dalla Comunità monastica ecumenica di Taizé (Francia) si tiene a Lubiana, in Slovenia, dal 28 dicembre al 1° gennaio. È il primo raduno sotto la guida del nuovo priore frère Matthew (Andrew Thorpe), il 58enne anglicano inglese entrato in carica il 2 dicembre dopo il cattolico tedesco frère Alois (69), a sua volta successore del fondatore di Taizé e protestante svizzero frère Roger (1915-2005). All’incontro partecipano circa 5.000 giovani da 40 paesi, mentre viene annunciato che il prossimo raduno sarà a Tallinn, in Estonia.
Francia – Imam
Dal 1° gennaio la Francia non accetterà più nuovi imam «distaccati», cioè inviati da altri paesi. Lo sottolinea il ministro degli Interni francese, Gerald Darmanin, in una lettera ai paesi interessati resa nota il 29 dicembre. Il presidente francese Emmanuel Macron aveva già annunciato nel 2020 che avrebbe adottato misure nella lotta contro il «separatismo islamista» e le influenze straniere, dall’impiego di imam al finanziamento delle moschee. Dal 1° aprile verrà creato un «quadro specifico» che consentirà alle associazioni di moschee di reclutare autonomamente gli imam e pagarli direttamente. Nel febbraio 2022 è stato lanciato a Parigi il «Forum dell’islam in Francia» (FORIF), organismo ufficiale di rappresentanza dei musulmani nel paese, che ha lo scopo d’aiutare a rappresentare meglio il secondo gruppo religioso francese e di fungere da punto di contatto permanente per il governo, e per struttura e obiettivi s’ispira alla Conferenza tedesca sull’islam.
Daniela Sala