Bielorussia – Legge sulla libertà religiosa
Il 4 gennaio il presidente della Bielorussia Aljaksandr Lukašėnka firma una nuova legge sulla libertà religiosa, che impone a tutte le confessioni e gruppi religiosi di richiedere nuovamente la registrazione statale, che le autorità si riservano di rifiutare. È un ulteriore passo nella repressione del dissenso da parte di Lukašėnka, intensificatasi dopo che le contestate elezioni presidenziali del 2020 hanno dato al leader autoritario un sesto mandato.
Ucraina – Chiese ortodosse e cambi d’affiliazione
Secondo il Servizio statale ucraino per la politica etnica e la libertà di coscienza, il numero totale di comunità religiose che hanno cambiato affiliazione e sono passate dalla Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (UOC-MP) alla Chiesa ortodossa di Ucraina (OCU) nel 2023 è di 472 comunità religiose. In totale, nel periodo 2022-2023, 968 comunità si sono unite all’OCU. Lo rende noto l’agenzia ucraina RISU il 17 gennaio.
Estonia – Espulso il capo della Chiesa ortodossa fedele a Mosca
Il 18 gennaio il metropolita Eugeni (Reshetnikov), cittadino russo e capo della «Chiesa ortodossa estone del Patriarcato di Mosca», viene costretto a lasciare il paese in quanto, secondo le autorità, è un «rischio per la sicurezza» dell’Estonia a causa delle sue dichiarazioni sulla guerra d’aggressione russa in Ucraina.
Rabbino Goldschmidt – Premio Carlo Magno
Il 19 gennaio la Società per il Premio Carlo Magno attribuisce l’onorificenza al rabbino Pinchas Goldschmidt e agli ebrei d’Europa, «in riconoscimento del suo eccezionale lavoro per la pace, l’autodeterminazione dei popoli e dei valori europei, per la tolleranza, il pluralismo e la comprensione, e in riconoscimento del suo significativo impegno nel dialogo interreligioso e interculturale». E il comunicato stampa aggiunge: «Con questo premio la direzione del Premio Carlo Magno vuole inviare il segnale che la vita ebraica appartiene naturalmente all’Europa e che in Europa non dovrebbe esserci posto per l’antisemitismo. La vita ebraica è una parte importante della storia e del presente europeo – ora e in futuro». Goldschmidt, nato a Zurigo nel 1963, è a capo della Conferenza rabbinica europea dal 2011. È stato rabbino capo di Mosca dal 1993, finché dopo l’invasione russa dell’Ucraina ha dovuto lasciare la Russia per essere stato annoverato dal governo tra gli «agenti stranieri». Anche papa Francesco ha ricevuto il Premio Carlo Magno, nel 2016.
Dialogo cattolico-ortodosso orientale
Dal 22 al 26 gennaio, in concomitanza con la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, si svolge in Vaticano l’incontro annuale della Commissione internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali, dette anche orientali antiche, orientali minori o pre-calcedonesi, cioè quelle che riconoscono solo i primi tre concili ecumenici. Sono le Chiese copta, sira, armena, etiopica e malankarese (indiana). Questa fase di dialoghi sta trattando «Aspetti di mariologia: la santa vergine Maria nell’insegnamento e nella vita della Chiesa». Il 20o anniversario dell’avvio del dialogo, nel 2004, è celebrato con un evento accademico presso la Pontificia università San Tommaso d’Aquino e la pubblicazione di un volume commemorativo. Dal Rapporto dell’incontro s’apprende che in dicembre la delegazione ortodossa aveva inviato al Dicastero per la dottrina della fede una richiesta di chiarificazioni sul documento vaticano che consente la benedizione di coppie irregolari. Successivamente la Commissione ortodossa ha chiesto ulteriori chiarimenti, avendo trovato insufficiente la risposta informale ricevuta.
Dialogo cattolico-anglicano – Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
Il 25 gennaio, ai Secondi vespri celebrati da papa Francesco nella basilica di San Paolo fuori le Mura a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, sono presenti anche alcuni vescovi delle tradizioni anglicana e cattolica.
Germania – Abusi nelle Chiese luterane
Il 25 gennaio viene presentato ad Hannover lo studio (900 pagine) della rete interdisciplinare di ricerca Forum sulla violenza sessualizzata e altre forme di abuso nella Chiesa evangelica tedesca (EKD) e nella sua organizzazione assistenziale Diakonia (www.forum-studie.de, in tedesco). Ne risulta che dal 1946 vi sono stati almeno 1.259 accusati e 2.174 vittime. Tuttavia, poiché solo una delle 20 Chiese luterane regionali ha fornito dati completi, si può estrapolare un numero di oltre 9.000 vittime, bambini e giovani, e di circa 3.500 aggressori. Di questi, il 99,6% erano maschi, due terzi dei quali sposati. Emerge anche che la Chiesa evangelica ha sottovalutato il problema fino al 2018, a causa di un senso di superiorità rispetto alla Chiesa cattolica e di un’auto-percezione come Chiesa partecipativa, poco gerarchizzata e progressista. L’EKD aveva commissionato lo studio tre anni fa, per un costo di circa 3,6 milioni di euro.
KEK – Pace in Ucraina
L’iniziativa «Sentieri verso la pace» (Pathways to peace) è il principale progetto emerso dalla 16a Assemblea generale della Conferenza delle Chiese europee (KEK) per «massimizzare l’effetto della risposta delle Chiese europee alla guerra contro l’Ucraina attraverso una sinergia tra le Chiese e i rispettivi partner». Il progetto fa un passo in avanti dal 29 al 20 gennaio con l’incontro dell’apposito Gruppo direttivo con rappresentanti delle istituzioni a Bruxelles. L’iniziativa ha un sapore europeista, anche perché la Chiesa ortodossa russa non fa più parte della KEK dal 2008, mentre fa ancora parte del Consiglio ecumenico delle Chiese, il quale a sua volta aveva tentato di far incontrare i leader ecclesiali ucraini e russi nel 2023 ma non era riuscito. La KEK è la prima organizzazione ecumenica ad aver accolto ufficialmente come membro la Chiesa ortodossa d’Ucraina (OCU), la Chiesa nazionale indipendente da Mosca costituita nel 2019 dal patriarca ecumenico Bartolomeo I, ma non ancora riconosciuta da tutte le Chiese ortodosse.
Daniela Sala