KEK-CCEE - Revisione della Carta ecumenica

Ai primi di luglio il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE, i cui membri rappresentano la Chiesa cattolica di 45 paesi del continente) e la Conferenza delle Chiese europee (KEK, che rappresenta 114 Chiese di tradizione ortodossa, protestante e anglicana da tutte le regioni d’Europa) inviano alle Chiese membro la prima bozza (bit.ly/BozzaCartaEcumenica) della nuova Charta oecumenica europea, che rielabora quella firmata a Strasburgo nel 2001. La nuova versione è più lunga e approfondisce maggiormente i temi della pace, della salvaguardia del creato, dell’accoglienza dei migranti, dei rapporti dell’Europa con il resto del mondo, oltre ad aggiungere una parte interamente nuova su nuove tecnologie e digitalizzazione. Mentre prima il testo si articolava in 3 sezioni (kerygma, ecumenismo, comune responsabilità in Europa), ora le sezioni sono 4 (kerygma, ecumenismo, ambiti d’incontro, campi per un impegno comune in Europa). I due organismi ecclesiali auspicano l’invio di commenti, proposte e suggerimenti da parte delle Chiese e degli organismi ecumenici entro il 15 ottobre all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Chiesa ortodossa russa – Scandalo su Hilarion

Quello che era parso nel 2022 come un «demansionamento» o un esilio del capo del Dipartimento per gli affari ecclesiastici esterni (DECR) del Patriarcato di Mosca, Hilarion Alfeyev, per il suo atteggiamento tiepido nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina, forse cambia di segno alla luce di alcuni dettagli emersi a margine di uno scandalo a sfondo sessuale rivelato dal quotidiano russo d’opposizione in esilio Novaya Gazeta il 5 luglio (bit.ly/3Y3zZV7, in russo). Tra le rivelazioni di uno studente di teologia russo-nipponico, infatti, si apprende che al nuovo metropolita della Chiesa ortodossa russa in Ungheria fu immediatamente dato il passaporto ungherese, che consente libertà di movimento nell’area Schengen. Aggiungiamo la lunga e fidata collaborazione tra Hilarion e il patriarca russo Cirillo, uno dei maggiori sostenitori della guerra contro l’Ucraina; la storica contiguità tra il DECR e i servizi d’intelligence russi; e la politica ormai apertamente filo-putiniana del premier ungherese Orbán. E la «missione» ungherese di Hilarion prende un colore molto più politico. In seguito allo scandalo, il 26 luglio il Patriarcato di Mosca nomina una commissione d’inchiesta e sospende Hilarion da tutti i suoi incarichi.

Dialogo cattolici-pentecostali

Il dialogo internazionale cattolico-pentecostale, co-sponsorizzato dal Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani e dalla Commissione della Pentecostal World Fellowship sull’unità e attualmente nella sua settima fase, tiene il 4o incontro di dialogo a Lisbona, in Portogallo, dal 6 al 12 luglio. Vengono presentate due relazioni sul tema «Sacramentalità e vita cristiana».

Rome call sull’intelligenza artificiale – Altre adesioni

Rappresentanti di varie religioni mondiali il 10 luglio firmano il patto sull’uso responsabile dell’intelligenza artificiale proposto dal Vaticano e chiamato Rome call. Secondo gli organizzatori dell’evento «AI Ethics for Peace» a Hiroshima, in Giappone, tra i 16 nuovi firmatari vi sono i rappresentanti delle religioni orientali. Diverse comunità religiose e grandi aziende informatiche come Cisco, Microsoft e IBM hanno già aderito all’Appello di Roma per l’etica dell’intelligenza artificiale pubblicato dalla Pontificia accademia per la vita nel 2020 (www.rome-call.org). La due giorni è stata organizzata dalla Pontificia accademia per la vita, da «Religions for Peace Japan», dall’«Abu Dhabi Forum for peace» degli Emirati Arabi Uniti e dalla Commissione per le relazioni interreligiose del Gran rabbinato d’Israele.

Papa Francesco riceve il rappresentante del patriarca di Mosca

L’11 luglio papa Francesco riceve in Vaticano il metropolita Antonio (Sevryuk) di Volokolamsk, già segretario personale del patriarca di Mosca Cirillo e da due anni capo del DECR del Patriarcato di Mosca. Mentre il Vaticano non dà dettagli sul contenuto del colloquio, il sito del Patriarcato di Mosca dichiara: «Durante l’incontro sono state discusse le questioni relative alle relazioni interconfessionali e agli sforzi congiunti nella sfera umanitaria (…) Nella stessa giornata il presidente del DECR ha avuto alcuni incontri di lavoro presso la curia romana. In particolare ha informato i suoi interlocutori sulla persecuzione in corso contro la Chiesa ortodossa canonica in Ucraina. Inoltre il metropolita Antonio di Volokolamsk ha spiegato dettagliatamente l’atteggiamento della Chiesa ortodossa russa nei confronti del documento Fiducia supplicans e ha presentato la revisione dello stesso da parte della Commissione biblico-teologica sinodale». Il rappresentante del Patriarcato ortodosso russo, che sostiene la guerra d’aggressione russa, e il capo della Chiesa cattolica si erano brevemente incontrati l’ultima volta in Vaticano circa un anno fa. Poco dopo il card. Matteo Zuppi, a cui il papa aveva affidato una missione di pace, si era recato a Mosca per un colloquio. Alla fine di giugno la mediazione della Santa Sede ha portato a uno scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia. Tra i 10 ucraini rilasciati ci sono 2 preti greco-cattolici.

Fede e costituzione – Verso la VI Conferenza mondiale

Anche Fede e costituzione, la commissione teologica del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) alla quale partecipa anche la Chiesa cattolica, centrerà la sua VI Conferenza mondiale, che si terrà nel 2025, sul 1700° anniversario del primo concilio delle Chiese cristiane a Nicea, una ricorrenza che sta catalizzando l’attenzione e l’azione di tutto il movimento ecumenico. Nel novembre 2023 il CEC ha accettato l’invito del capo della Chiesa ortodossa copta, papa Tawadros II di Alessandria, a tenere la conferenza mondiale nei pressi di Alessandria. Durante una visita di un’apposita delegazione del CEC in Egitto, dal 13 al 17 luglio, sono state rese note anche le date e il tema: dal 24 al 28 ottobre, su: «Quali passi ora verso l’unità visibile?».

SAE – Sessione estiva di formazione a Camaldoli

«Una terra da abitare e custodire» è il titolo della 60ª Sessione di formazione promossa dal Segretariato attività ecumeniche (SAE), che si tiene presso il monastero di Camaldoli dal 28 luglio al 3 agosto. Il versetto biblico che lo accompagna, «Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2,15), esprime il senso di una riflessione sulla cura di quella casa comune che è il mondo creato, in un tempo di crisi socio-ambientale.

Dialogo luterani-ortodossi – Dichiarazione sul Filioque

Il 31 luglio, in una dichiarazione comune della Commissione internazionale congiunta per il dialogo teologico tra la Federazione luterana mondiale e la Chiesa ortodossa, le parti suggeriscono di utilizzare come testo del Credo «la traduzione dell’originale greco (senza il Filioque), nella speranza che ciò contribuisca a sanare le secolari divisioni tra le nostre comunità e ci permetta di confessare insieme la fede dei concili ecumenici di Nicea (325) e Costantinopoli (381)».

Daniela Sala