Italia – Appello ecumenico contro la violenza sulle donne
Il 9 marzo i responsabili di molte Chiese cristiane firmano in Senato un Appello ecumenico contro la violenza sulle donne, che si apre con una denuncia: «La violenza contro le donne è un’emergenza nazionale. Ogni anno in Italia sono migliaia le donne che subiscono la violenza di uomini, e oltre cento rimangono uccise. Il luogo principale dove avviene la violenza sulle donne è la famiglia: questo è un fatto accertato e grave». Iniziativa lanciata dalla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) e che ha raccolto subito l’adesione dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana e di altre Chiese protestanti e ortodosse, l’appello si rivolge «alle istituzioni scolastiche ed educative, alle agenzie culturali e pubblicitarie, agli organi di stampa perché promuovano un’immagine della donna rispettosa della sua identità, della sua dignità e dei suoi diritti individuali». Ma soprattutto attraverso questa iniziativa le comunità cristiane s’impegnano «per un’azione educativa e pastorale profonda e rinnovata che da un lato aiuti la parte maschile dell’umanità a liberarsi dalla spinta a commettere violenza sulle donne e dall’altro sostenga la dignità della donna, i suoi diritti e il suo ruolo nel privato delle relazioni sentimentali e di famiglia, nell’ambito della comunità cristiana, così come nei luoghi di lavoro e più in generale nella società».
USA – Chiesa presbiteriana e matrimonio gay
Il 17 marzo la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti (PCUSA, 1,7 milioni di fedeli, tra le 4 maggiori Chiese protestanti storiche), che nel 2014 aveva accettato il riconoscimento del matrimonio omosessuale come cristiano, approva la modifica della definizione di matrimonio nella propria costituzione. Negli ultimi anni la PCUSA ha perso quasi 1 milione di membri, in parte anche a causa di questa apertura. La situazione aggiornata delle Chiese e comunità religiose statunitensi rispetto alla questione è dunque la seguente: celebrano i matrimoni gay la PCUSA, il Movimento ebraico conservatore, quello riformato, i quaccheri, la Chiesa unita di Cristo, l’Associazione delle Chiese universaliste unitariane, la Chiesa evangelica luterana; benedice i matrimoni gay la Chiesa episcopaliana (anglicana); li proibiscono la Chiesa cattolica, quella battista, i mormoni, i musulmani, la Chiesa luterana - Sinodo del Missouri, il Movimento ebraico ortodosso, la Convenzione battista del Sud, la Chiesa metodista unita; hanno una posizione incerta i buddhisti e gli induisti.
CEC – Ucraina
Dal 17 al 20 marzo una delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) visita l’Ucraina, grazie all’appoggio della Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Mosca, che è membro dell’organizzazione ecumenica. Nel comunicato finale della visita afferma di aver percorso anche alcune zone di conflitto e di aver costatato il ruolo di primo piano delle Chiese nell’aiuto umanitario, nonostante le necessità rimangano enormi. La delegazione ecumenica manifesta la convinzione che le Chiese e comunità di fede nel paese abbiano un ruolo chiave nel superamento dei nazionalismi che predispongono i gruppi al conflitto e nella promozione dell’unità e della riconciliazione.
Alleanza evangelica italiana – Assemblea annuale
Si svolgono a Roma il 20 e 21 marzo l’incontro annuale e l’assemblea federale dell’Alleanza evangelica italiana (AEI) sul tema della famiglia. Intervengono la senatrice Monica Cirinnà (PD), relatrice del disegno di legge sulle unioni civili in discussione al Senato, e l’onorevole Alessandro Pagano (NCD). Segue una tavola rotonda sul tema «Sfide e temi per la famiglia cristiana. Quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla promulgazione della circolare Buffarini-Guidi, che nel 1935 mise al bando il culto pentecostale: un momento di commemorazione si tiene alla presenza del ministro degli Interni, Angelino Alfano, al quale viene ricordata l’urgenza di una legge sulla libertà religiosa.
Francesco al Tempio valdese in giugno
Il 25 marzo, nel corso di una conferenza stampa a Torino, l’arcivescovo mons. Cesare Nosiglia illustra il programma della visita del papa nella città il 21 e 22 giugno, in occasione del pellegrinaggio per l’ostensione della Sindone e la commemorazione dei 200 anni dalla nascita di don Bosco; all’interno dell’agenda di Francesco è contenuta anche, il 22 giugno, la prima visita di un papa al tempio valdese di Torino. «Sarà un incontro all’insegna della sobrietà e della fraternità ecumenica che negli ultimi due anni abbiamo visto crescere e rafforzarsi – dice il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini –. Sobrietà e fraternità, del resto, sono tipiche della tradizione valdese ma anche dello stile di questo papa che, in ripetute occasioni, ha saputo creare un clima di reciproca attenzione, aprendo così una nuova stagione ecumenica». Si tratta del «primo tempio che i valdesi poterono costruire al di fuori del ghetto delle “Valli valdesi”, 5 anni dopo l’emancipazione concessa loro da re Carlo Alberto nel 1848. Un tempio che si lascia alle spalle l’epoca delle persecuzioni e che simboleggia un cammino di libertà e di testimonianza evangelica che continua ancora oggi». Nessun papa ha mai varcato la soglia di un tempio o di una chiesa valdese, ma – conclude Bernardini – «c’è sempre una prima volta. E lo Spirito deciderà quali strade si apriranno nel cammino ecumenico che intendiamo percorrere».
Chiesa d’Inghilterra
Donna vescovo nella Camera dei Lord. Con la nomina di Rachel Treweek a nuovo vescovo di Glouchester da parte della regina Elisabetta il 26 marzo, la prima donna vescovo entra nella Camera dei Lord. Si tratta in realtà del terzo vescovo donna, dopo Libby Lane a Stockport e Alison White a Hull, ma nei due casi precedenti trattandosi di vescovi suffraganei non c’era il diritto a sedere in uno dei 21 seggi della Camera dei Lord riservati ai vescovi anglicani.
Bertalot e Potter
Nel mese di marzo vengono a mancare due figure di riferimento nell’ambito del movimento ecumenico. Il 20 si spegne a Brescia il teologo valdese Renzo Bertalot (cf. in questo numero a p. 282). Il 31 muore a Lubecca all’età di 93 anni il pastore metodista Philip Potter, dominicano, terzo segretario generale del CEC, dal 1974 al 1982. Nel 1948 partecipò ad Amsterdam all’assemblea fondativa del CEC; tra i suoi principali contributi vanno ricordati l’apporto al documento Battesimo, eucaristia, ministero, la lotta contro il razzismo e il sessismo come due problemi teologici fondamentali da superare – se si vuol fare della comunità mondiale una comunità veramente umana, il sostegno a tutte le iniziative di disarmo promosse dalle Nazioni Unite, la riflessione sull’evangelizzazione nell’era post-coloniale (fu il primo segretario del CEC a provenire da un paese di nuova indipendenza, e partecipò anche al Sinodo dei vescovi cattolici del 1974 sull’evangelizzazione).
Daniela Sala