Ortodossi - Concilio panortodosso
Il 2 novembre il metropolita Hilarion di Volokolamsk, che dirige il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, ricevendo un dottorato honoris causa presso l’Accademia di teologia ortodossa di San Pietroburgo tiene un lungo discorso sul grande Concilio panortodosso in preparazione e le critiche cui è soggetto: «La preparazione del santo e grande Concilio suscita talvolta opposizione, ed è talora oggetto di speculazioni in seno a certi gruppi. Numerosi media marginali hanno orchestrato una vera campagna contro la sua convocazione. Ci sono siti Internet che praticano la disinformazione on-line sui diversi aspetti dei processi preconciliari (...). Lo stesso fanno dei fogli anonimi distribuiti talvolta nelle nostre Chiese: la prospettiva del Concilio è agitata come uno spauracchio. Vi si trovano anche degli appelli a rifiutare la comunione con le altre Chiese locali. Si spaventa la gente, dicendole che il futuro Concilio sarà quello dell’anticristo, perché prenderà decisioni contrastanti con la dottrina della Chiesa, i suoi dogmi, i suoi canoni e le sue regole (...). Simili ragionamenti non solo non hanno alcun genere di fondamento, ma testimoniano l’ignoranza o la deformazione volontaria dei fatti storici e della tradizione della Chiesa operata da quanti li diffondono (...). Questo Concilio non sopprimerà le quaresime, non introdurrà un episcopato coniugato, non autorizzerà il secondo matrimonio dei preti, non riconoscerà l’autorità del papa di Roma sulla Chiesa ortodossa, non firmerà un’unione con i cattolici, in una parola non farà nulla di ciò che denunciano certi "difensori dell’ortodossia" che mostrano un irragionevole eccesso di zelo».
Regno Unito - Unioni civili gay in chiesa
Il 5 novembre nel Regno Unito viene tolto il divieto per le coppie omosessuali di celebrare la propria unione civile in chiese e luoghi adibiti al culto, pur rimanendo le Chiese libere di autorizzare o meno tali cerimonie.
Favorevoli risultano gli ebrei liberali, i quaccheri e gli unitariani, mentre si sono dichiarate contrarie la Chiesa anglicana e quella cattolica. Nel Regno Unito si stima siano circa 5.500 ogni anno le unioni civili, mentre sarebbero 1.500 quelle interessate a una cerimonia in un luogo religioso.
Morte del metropolita Damaskinos. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre si spegne a Ginevra a 76 anni Damaskinos Papandreou, dal 1982 al 2003 metropolita greco-ortodosso della Svizzera, pioniere dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso. Fece parte di numerose commissioni per il dialogo ecumenico (con i cattolici, i vecchiocattolici, gli ortodossi pre-calcedonesi, le Chiese riformate), e dal 1986 al 1992 fu membro del Presidio del Consiglio ecumenico delle Chiese. Legato a Joseph Ratzinger da una lunga amicizia, gli inviò nel 2000 una lettera sulla dichiarazione Dominus Iesus «circa l’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa», cui l’allora card. Ratzinger rispose nel 2001. Su Il Regno si veda il suo contributo sul ruolo dell’ortodossia nella costruzione dell’Unione Europea, Regno-att. 12,2000,375.
Italia - Vescovi ortodossi
Si svolge a Venezia il 17 novembre la riunione del Consiglio episcopale ortodosso d’Italia e Malta, che raduna i vescovi ortodossi presenti in Italia e facenti capo alle varie giurisdizioni: ne sono membri il metropolita Gennadios (Patriarcato Ecumenico), presidente; l’arcivescovo Gabriele (Patriarcato Ecumenico); l’arcivescovo Innocenzio (Patriarcato di Mosca); il metropolita mons. Ioannes (Patriarcato di Serbia); il metropolita Simeon (Patriarcato di Bulgaria); il vescovo Siluan (Patriarcato di Romania); il vescovo ausiliare mons. Tichon (Patriarcato di Bulgaria). Discutono dell’importanza della testimonianza comune dell’unità ortodossa in Italia attraverso la cooperazione tra le diverse giurisdizioni, e della definizione di una posizione unificata di fronte alle altre comunità cristiane del paese. Quella ortodossa, grazie all’immigrazione, è la seconda comunità religiosa in Italia.
USA - Secondo ordinariato ex anglicano
Nel corso dell’Assemblea plenaria dei vescovi cattolici degli Stati Uniti a Baltimora, il 17 novembre il card. Donald William Wuerl, arcivescovo di Washington e incaricato dell’accoglienza di gruppi di fedeli ex episcopaliani (anglicani USA) con i loro pastori nella Chiesa cattolica, annuncia che il 1° gennaio 2012 sarà eretto anche negli Stati Uniti un ordinariato simile a quello di Nostra Signora di Walsingham nel Regno Unito (cf. Regno-doc. 3,2011,117). Due comunità, una nella diocesi di Fort Worth e l’altra in quella di Washington, hanno già completato il percorso di accoglienza. Sarebbero circa 2.000 fedeli.
Giordania - Dialogo cattolici-musulmani
Dopo il primo avvenuto a Roma nel 2008 (cf. Regno-doc. 21,2008,657), si tiene in Giordania dal 21 al 23 novembre il secondo incontro del Forum cattolico-musulmano, il frutto istituzionale della lettera aperta Una parola comune tra noi e voi, inviata l’11 ottobre 2007 da 138 intellettuali musulmani ai leader cristiani (cf. Regno-doc. 19,2007,588). Il tema dell’incontro è «Ragione, fede e persona umana»; la delegazione vaticana è guidata dal presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, card. Jean-Louis Tauran, e dal segretario mons. Pier Luigi Celata, mentre quella musulmana è guidata dal principe giordano Ghazi bin Muhammad bin Talal.
Italia - Evangelici al Quirinale
Il 22 novembre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del convegno «Il protestantesimo nell’Italia di oggi. Vocazione testimonianza presenza» per i 150 anni dell’unità d’Italia organizzata presso il Senato, riceve una delegazione della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI). Nel corso dell’incontro, riferendosi alle due leggi d’iniziativa popolare promosse dalla FCEI insieme ad altri enti per il riconoscimento dello ius soli (cittadinanza per chi nasce nel territorio italiano) e del diritto di voto per gli immigrati nelle amministrative, il presidente Napolitano afferma che è «una follia e un’assurdità» che chi nasce in Italia da genitori stranieri non abbia la cittadinanza italiana.
Clima - Raduno interconfessionale a Durban
«Questa è l’unica casa che abbiamo», dice il 27 novembre, partecipando al raduno interconfessionale che si tiene a Durban (Sudafrica) alla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP 17), l’arcivescovo anglicano Desmond Tutu, storico leader antiapartheid e premio Nobel per la pace. Durante la manifestazione Tutu consegna alla presidente della COP 17 e ministro sudafricano per le relazioni internazionali e la cooperazione, Maite Nkoana-Mashabane, una petizione di 200.000 firme intitolata «Noi abbiamo fede», collegata alla campagna «Tempo di giustizia per il clima» che un nutrito gruppo di organizzazioni e Chiese cristiane sta conducendo da alcuni anni (cf. climatejusticeonline.org).