Vienna – Centro internazionale per il dialogo interreligioso
Viene inaugurato a Vienna il 26 novembre da re Abdullah bin Abdulaziz il Centro internazionale per il dialogo interreligioso e interculturale, eretto su iniziativa del Regno dell’Arabia Saudita, della Repubblica austriaca e del Regno di Spagna. La Santa Sede partecipa come osservatore. Nell’occasione il direttore della Sala stampa vaticana, p. Federico Lombardi, spiega: «È importante osservare che il nuovo Centro non si qualifica come un’istituzione propria del Regno dell’Arabia Saudita, ma come organizzazione internazionale indipendente, riconosciuta dalle Nazioni Unite, e costituita da tre stati fondatori, due dei quali con antiche tradizioni cristiane. Si tratta quindi di un’opportunità e di uno spazio di dialogo di cui è giusto trarre vantaggio e in cui è bene essere presenti per mettere ulteriormente a frutto l’esperienza e l’autorevolezza della Santa Sede nel campo del dialogo interreligioso. Lo status di osservatore fondatore è il più adatto a garantire tale presenza, rispettando la natura propria della Santa Sede e consentendole di esprimere le proprie aspettative» (Vatican information service, 23.11.2012). A rappresentare la Chiesa cattolica sarà p. Miguel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.
Italia – Evangelici e battisti
Dal 1° al 4 novembre si svolge a Roma e a Pomezia la XVI Assemblea della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI), sul tema «Si spezzino le catene della malvagità (Is 58,6)». Essa riconferma per un triennio il pastore Massimo Aquilante alla presidenza dell’organismo interdenominazionale che in Italia raggruppa le Chiese protestanti storiche. Viene approvato un documento su Gli evangelici nello spazio pubblico (cf. Regno-att. 20,2012,662). L’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), che tiene a Chianciano Terme dal 22 al 25 novembre la sua XLII Assemblea col motto «L’ora del grano» (un riferimento alla parabola evangelica del seme che cresce da sé), riconferma alla presidenza del proprio Comitato esecutivo il pastore Raffaele Volpe e approva il nuovo regolamento che recepisce la modifica dell’Intesa con lo stato italiano approvata dal Parlamento a luglio. Dal 2013 l’UCEBI sarà tra le confessioni e religioni finanziate dallo stato, ma solo per finalità umanitarie, sociali e culturali, e avrà accesso alla ripartizione della quota dell’8 per mille derivante sia dalle scelte espresse sia da quelle non espresse.
Egitto – Tawadros dopo Shenouda
Il successore di Shenouda III (morto il 17 marzo) alla guida dei copti ortodossi è Tawadros, il cui nome viene sorteggiato il 4 novembre come nuovo patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa. Cf. Regno-att. 20,2012,697.
Bulgaria – Muore il patriarca Maxim
Il 6 novembre si spegne a Sofia a 98 anni il patriarca Maxim di Bulgaria, leader della Chiesa ortodossa bulgara, una Chiesa autocefala che conta 6,5 milioni di fedeli nel paese e circa 2 milioni all’estero. Maxim era il più anziano tra tutti i primati delle Chiese ortodosse autocefale, e aveva guidato la sua Chiesa per 40 anni, dalla dittatura comunista alla transizione democratica del dopo 1989. I suoi legami con il regime gli erano valsi nel 2004 gli attacchi frontali e la ribellione di un nutrito gruppo di preti «riformisti», che avevano dato vita a di quest’anno gli archivi dei servizi segreti della Bulgaria comunista avevano rivelato che tra gli 11 (su 15) vescovi del Santo Sinodo che figurano nelle liste dei collaboratori del regime comunista non c’era Maxim. In cinque anni l’ortodossia dell’Est europeo ha rinnovato gran parte della sua leadership, dopo la morte dei patriarchi Teoctist (Romania, 2007), Alessio II (Russia, 2008), Pavle (Serbia, 2009).
Chiesa d’Inghilterra – Nuovo primate e nuova crisi sulle donne vescovo
Il 9 novembre il primo ministro inglese David Cameron annuncia che il prossimo arcivescovo di Canterbury e primate della Chiesa anglicana inglese sarà Justin Welby, attualmente vescovo di Durham. Il 20 novembre il Sinodo della Chiesa d’Inghilterra boccia la misura che deve garantire la supervisione episcopale alle parrocchie che non accettano di avere un vescovo donna. Cf. Regno-att. 20,2012,661.
Dialogo cattolici-protestanti – Giubileo della Riforma
La celebrazione dei 500 anni dall’inizio della Riforma protestante (1517-2017) avrà, nelle intenzioni delle Chiese protestanti e della Santa Sede, una valenza ecumenica, anche se i contorni di essa non hanno ancora preso una forma chiara. Al termine dell’Assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che si svolge dal 12 al 16 novembre, il presidente del dicastero vaticano card. Kurt Koch afferma alla Radio vaticana che la commemorazione comune dovrà consistere in un atto penitenziale, perché la Riforma ha avuto conseguenze storiche terribili, per quanto non volute.
Al termine del Sinodo della Chiesa evangelica luterana unita di Germania (VELKD), ai primi di novembre, il segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM) Martin Junge sottolinea maggiormente la dimensione di celebrazione e ringraziamento per i frutti della Riforma. Le due confessioni hanno redatto insieme un documento, Dal conflitto alla comunione: la commemorazione comune luterano-cattolica ella Riforma nel 2017, che non è ancora stato reso pubblico.
Serbia e Croazia – Scontro tra i vescovi su Ante Gotovina
Il verdetto di assoluzione per Ante Gotovina e Mladen Marka , che la Corte d’appello del Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia emette il 16 novembre, suscita reazioni polarmente opposte tra i vescovi cattolici croati e quelli ortodossi serbi. Cf. Regno-att. 20,2012,662.
Dialogo tra cattolici e musulmani sciiti
Dal 19 al 21 novembre si tiene a Roma l’VIII Incontro tra il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e il Centro per il dialogo interreligioso dell’Organizzazione per la cultura e le relazioni islamiche (ICRO), sul tema «Cooperazione cattolica e musulmana nella promozione della giustizia nel mondo contemporaneo», sotto la presidenza congiunta del card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio, e di Mohammad Bagher Korramshad, presidente dell’ICRO. Al termine viene pubblicato un comunicato congiunto in cui entrambe le parti esprimono la loro preoccupazione per le sfide attuali come la crisi economica, quella ecologica, l’indebolimento della famiglia come istituzione basilare della società e le minacce alla pace mondiale. Il prossimo colloquio, preceduto da una riunione preparatoria, avrà luogo a Teheran, in Iran, tra due anni.