Italia – Convegno dei Focolari sull’ecumenismo
Al 33° Convegno di vescovi amici del movimento dei Focolari, che si svolge a Castelgandolfo dal 3 al 7 novembre, partecipano 39 vescovi da 29 nazioni e da 8 diverse Chiese cristiane – tra cui quelle luterane, metodiste e anglicana –, per riflettere sul tema centrale «L’eucaristia, mistero di comunione». Il vescovo luterano tedesco Christian Krause, già presidente della Federazione luterana mondiale (FLM) e firmatario nel 1999 della Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, riferisce all’agenzia NEV del 12 novembre: «Il fatto che i cristiani non condividano la cena del Signore e la celebrino separatamente è una realtà estremamente dolorosa. Nel mio intervento al Convegno ho presentato la possibilità dell’ospitalità eucaristica che consiste nell’invitare alla propria mensa cristiani appartenenti ad altre Chiese, senza tuttavia chiedere a quest’ultimi di condividere la concezione sacramentale della Chiesa ospitante». Il 7 i partecipanti al convegno incontrano papa Francesco, al quale Krause dice: «Fra tre anni avremo l’occasione di manifestare insieme con maggiore chiarezza e incisività la nostra unità in Cristo davanti al mondo intero: si celebrerà allora il cinquecentenario della Riforma del 1517. Vorremmo celebrarlo insieme a lei nel segno dell’amore di Dio come una testimonianza rivolta a tutta la cristianità della terra». Il pastore Gottfried Locher, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Svizzera, dichiara poi alla NEV: «Mi potrei immaginare molto bene di organizzare qualcosa in occasione del giubileo della Riforma insieme a papa Francesco».
Oslo – Carta per la libertà religiosa e di credo
L’8 novembre a Oslo presso il Centro Nobel per la pace viene firmata da una trentina di deputati di diverse fedi e paesi – riuniti nella Coalizione internazionale di parlamentari impegnati a favore della libertà religiosa – una Carta per la libertà religiosa e di credo, che esprime l’impegno a promuovere ovunque la piena applicazione dell’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. L’iniziativa è promossa dalla US Commission on International Religious Freedom.
Luterani tedeschi – Nuovo presidente
L’11 novembre il Sinodo della Chiesa evangelica in Germania (EKD) riunito a Dresda elegge come nuovo presidente, dopo il ritiro anticipato di Nikolaus Schneider, il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, 54 anni, della Chiesa evangelica luterana della Baviera, con i due terzi dei voti. Teologo esperto di etica sociale e di tematiche sulla globalizzazione, Bedford-Strohm ha avuto diversi incarichi sia nel Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) sia nella Comunione di Chiese protestanti in Europa (CCPE), e sarà sotto il suo mandato che la Chiesa luterana tedesca celebrerà nel 2017 il Giubileo della Riforma (cf. Regno-att. 16,2014,589).
Chiesa d’Inghilterra – Arrivano le donne vescovo
Il 17 novembre il Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra approva il provvedimento che permette alle donne di essere ordinate vescovo nella Chiesa madre della Comunione anglicana. Il varo formale della legislazione è conseguenza del voto del Sinodo generale dello scorso 14 luglio (cf. Regno-att. 16,2014,589), a seguito del quale la nuova formulazione è stata approvata in Parlamento e ha ricevuto l’approvazione reale (la regina è il capo della Chiesa d’Inghilterra). Il 17 dicembre il primo ministro annuncia il nome della prima donna vescovo: sarà Libby Lane, attualmente vicaria di St. Peter’s Hale e St. Elizabet’s Ashley nella diocesi di Chester, che verrà consacrata vescovo di Stockport il 26 gennaio. È una delle otto donne prete elette come osservatori partecipanti nella Camera dei vescovi.
Unitatis redintegratio – 50° anniversario
In occasione della ricorrenza, il 21 novembre, del 50° anniversario della promulgazione del decreto Unitatis redintegratio del concilio Vaticano II sull’ecumenismo, la Sessione plenaria del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, che si tiene dal 18 al 21 novembre, verte sul tema «La meta dell’ecumenismo: principi, opportunità e sfide a cinquant’anni da Unitatis redintegratio». Il 20 il papa consegna una lettera ai membri del Consiglio: «Mentre rendiamo grazie – afferma –, dobbiamo riconoscere che tra cristiani siamo ancora divisi, e che divergenze su nuovi temi antropologici ed etici rendono più complicato il nostro cammino verso l’unità. Tuttavia, non possiamo cedere allo sconforto e alla rassegnazione, ma continuare a confidare in Dio che pone nei cuori dei cristiani semi di amore e di unità, per affrontare con slancio rinnovato le sfide ecumeniche di oggi: per coltivare l’ecumenismo spirituale, per valorizzare l’ecumenismo del sangue, per camminare insieme nella via del Vangelo. (...) Riguardo all’ecumenismo del sangue, proprio Unitatis redintegratio invitava a valorizzarlo riconoscendo, nei fratelli e nelle sorelle di altre Chiese e comunità cristiane, la capacità – donata da Dio – di dare testimonianza a Cristo fino al sacrificio della vita (cf. n. 4). (…) In questi mesi, incontrando tanti cristiani non cattolici, o leggendo le loro lettere, ho potuto vedere come, malgrado questioni aperte che ancora ci separano, esiste un diffuso e forte desiderio di camminare insieme, di pregare, di conoscere e amare il Signore, di collaborare nel servizio e nella solidarietà con i deboli e i sofferenti. Sono convinto di questo: in un cammino comune, con la guida dello Spirito Santo e imparando gli uni dagli altri possiamo crescere nella comunione che già ci unisce».
Bose – Convegno «Storicizzare l’ecumenismo»
Dal 26 al 28 novembre si tiene presso il Monastero di Bose un convegno internazionale su «Storicizzare l’ecumenismo», che avvia il progetto di ricerca internazionale «Storicizzare l’ecumenismo: l’aspirazione cristiana all’unità delle Chiese tra il XIX e il XX secolo», lanciato dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. L’impostazione della ricerca sarà interdisciplinare. Si analizzerà l’evoluzione dell’atteggiamento delle Chiese cristiane anche in relazione agli eventi politici nelle successive fasi storiche. Tra i relatori del convegno il priore della comunità di Bose Enzo Bianchi, il prof. Alberto Melloni, storico del cristianesimo e del concilio Vaticano II e direttore della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, Maximos Vgenopoulos, grande arcidiacono del Patriarcato di Costantinopoli, Karim Schelkens della Facoltà di teologia e studi religiosi dell’Università di Lovanio, e il teologo ortodosso Vladimir Shmaliy, dell’Accademia teologica di Mosca.
Dichiarazione congiunta tra Francesco e Bartolomeo I
Il 30 novembre durante il viaggio di Francesco in Turchia, presso la sede del Patriarcato Ecumenico a Istanbul il papa e il patriarca ortodosso Bartolomeo I leggono e firmano una Dichiarazione congiunta in cui ribadiscono l’impegno per l’unità e lanciano un appello di pace per il Medio Oriente e l’Ucraina (Regno-doc. 21,2014,669). Papa Francesco e Bartolomeo riaffermano con forza la volontà di «continuare a camminare insieme al fine di superare, con amore e fiducia, gli ostacoli» che ancora dividono la Chiesa cattolica e quella ortodossa. «Esprimiamo la nostra sincera e ferma intenzione – si legge nella Dichiarazione congiunta – in obbedienza alla volontà di nostro Signore Gesù Cristo, di intensificare i nostri sforzi per la promozione della piena unità tra tutti i cristiani e soprattutto tra cattolici e ortodossi».
Daniela Sala