Santa Sede – Charis per il dialogo con evangelicali e pentecostali
Il 3 novembre il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita rende noto che in data 8 dicembre 2018 la Santa Sede erigerà un organismo che costituirà un nuovo e unico servizio internazionale per il Rinnovamento carismatico cattolico, in sostituzione dell’International Catholic Charismatic Renewal Service e della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships. Il nuovo servizio, denominato Charis, avrà come moderatore il belga Jean-Luc Moens e come assistente ecclesiastico p. Raniero Cantalamessa e avrà il compito di promuovere la comunione tra le realtà carismatiche cattoliche e il dialogo con i gruppi pentecostali ed evangelicali.
Comunione anglicana – 40a provincia
La Iglesia anglicana de Chile – Chiesa anglicana del Cile – il 5 novembre viene ufficialmente eretta come 40a provincia della Comunione anglicana in una celebrazione a Santiago. È costituita in 4 diocesi: Santiago, Valparaíso, Concepción e Temuco. Sinora faceva parte della provincia del Sudamerica, ma ha ottenuto lo status di provincia grazie alla sua crescita sostenuta. Il Cile aveva avanzato la richiesta nel 2015 e ottenuto il via libera da parte del Comitato permanente del Consiglio consultivo anglicano, dopo che la maggioranza dei primati della Comunione anglicana aveva dato parere positivo. La proclamazione della 40a provincia avviene un anno dopo che il Sudan è diventato la 39a.
Dialogo cristiano-taoista
Il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso organizza dal 5 al 7 novembre il II Colloquio cristiano-taoista a Singapore sul tema «Etica cristiana e taoista in dialogo». Il proposito è quello di dare a studiosi e credenti delle due religioni l’opportunità di confrontarsi, e agire insieme – mossi da un comune senso di responsabilità, per affrontare il grave degrado umano, etico e sociale nel mondo sulla base di valori morali fondamentali condivisi da tutti gli esseri umani.
Italia – Convegno ecumenico nazionale
Dal 19 al 21 novembre si tiene il Convegno ecumenico nazionale «Il tuo cuore custodisca i miei precetti (Pr 3,1). Un creato da custodire, da credenti responsabili, in risposta alla parola di Dio», organizzato dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana, in collaborazione e confronto con l’Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, la Chiesa apostolica armena, la Diocesi copto-ortodossa di San Giorgio – Roma, la Chiesa d’Inghilterra, la Diocesi ortodossa romena d’Italia e la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia.
Medio Oriente – Conferenza dei patriarchi
Dal 26 al 30 novembre s’incontrano – per la prima volta in Iraq, a Bagdad – i patriarchi d’Oriente per la loro 26a Conferenza. L’incontro ha l’obiettivo di rafforzare l’unità tra i cristiani d’Oriente, per rispondere alle sfide che minacciano la sopravvivenza delle comunità, tra cui persecuzioni, estremismo e migrazione. La Dichiarazione finale è l’occasione per fare il punto sulla situazione dei vari paesi (Siria, Iraq, Libano, Palestina, Giordania, Egitto), e per ribadire l’impegno a mantenere salda la fede e contribuire allo sviluppo della regione.
Dialogo con gli ebrei – Benedetto XVI
Nel numero di dicembre della rivista tedesca Herder Korrespondenz, diffuso il 27 novembre, compare una rettifica intitolata «Non missione, ma dialogo», in cui Joseph Ratzinger – Benedetto XVI replica a un articolo firmato dal teologo Michael Böhnke, che nel numero di settembre della testata aveva commentato il pensiero del papa emerito riguardo il rapporto tra ebrei e cristiani, espresso sulla rivista Communio di luglio-agosto. (cf. Regno-att. 16,2018,495). Nel suo nuovo testo Benedetto lamenta la stroncatura del proprio contributo, a suo parere non correttamente inteso, e chiede un rinnovato dialogo ebraico-cristiano, precisando che «per Israele non valse e non vale la missione, ma il dialogo».
Ortodossia – Chiese russe in Francia
Il 27 novembre il Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ritira l’Atto del 1999 con il quale assegnava la cura pastorale delle Chiese della diaspora russa in Francia all’Arcivescovado per le Chiese ortodosse russe in Europa occidentale, con sede a Parigi e affidato all’arcivescovo Giovanni di Charioupolis, abolendone lo statuto di esarcato. Si trattava di una giurisdizione storica dell’ortodossia francese (180 preti, 120 parrocchie, circa 300.000 fedeli), nata dall’emigrazione seguita alla Rivoluzione d’ottobre ed entrata nel 1931 sotto la protezione del Patriarcato Ecumenico. La decisione, afferma il Patriarcato, «ha l’obiettivo di rafforzare ancora di più il legame delle parrocchie di tradizione russa con la Chiesa madre del Patriarcato di Costantinopoli». Tuttavia vi è anche il rischio che le parrocchie si uniscano invece alla giurisdizione della Chiesa ortodossa russa fuori frontiera, vicina al Patriarcato di Mosca, come ha fatto in ottobre la parrocchia di Firenze. L’arcivescovo Giovanni in un comunicato afferma di non essere stato consultato da Costantinopoli su questa decisione; per il 15 dicembre viene convocata una riunione del Consiglio per affrontare la questione.
Istanbul – Delegazione della Santa Sede
«In un mondo ferito dal conflitto, l’unità dei cristiani è un segno di speranza che deve risplendere sempre più visibilmente», scrive papa Francesco il 30 novembre in un Messaggio al patriarca Bartolomeo I nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di sant’Andrea apostolo, patrono del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. Il Messaggio viene letto dal card. Kurt Koch, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, al termine della Divina liturgia presieduta da Bartolomeo nella Chiesa patriarcale di San Giorgio al Fanar. Il card. Koch era a Istanbul a capo di una delegazione della Santa Sede nel quadro del tradizionale scambio di visite per le rispettive feste dei santi patroni, il 29 giugno a Roma per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre al Fanar per la celebrazione di Sant’Andrea.
Daniela Sala