11 settembre – Commemorazioni interreligiose
Nel decimo anniversario degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 nelle città di New York, Washington e in Pennsylvania, si svolgono negli Stati Uniti numerose commemorazioni interreligiose. Durante la cerimonia ufficiale, di carattere laico, il presidente Barack Obama recita il salmo 46. La rete Interfaith Center di New York (interfaithcenter.org) attua una campagna pubblicitaria a favore del dialogo interreligioso e promuove una marcia pacifica; la coalizione di 26 gruppi religiosi Shoulder to shoulder organizza un incontro tra leader religiosi; Religions for peace organizza una videoconferenza cui partecipano giovani di tutto il mondo; il Consiglio nazionale delle Chiese cristiane negli Stati Uniti prepara un sussidio per le celebrazioni liturgiche dell’11 settembre.
Secondo un’indagine dell’Institute for religion research dell’Hartford Seminary (disponibile in inglese su www.faithcommunitiestoday. org), un’eredità dei tragici eventi del 2001 è stata il crescente impegno interconfessionale delle comunità religiose americane in questo decennio. Nel complesso la frequenza delle celebrazioni interreligiose rimane relativamente bassa, ed è solo una parte delle interazioni possibili (sono triplicate le attività sociali e benefiche comuni): il 14% delle comunità ha partecipato a celebrazioni interreligiose nel 2010 contro il 7% nel 2000. Inoltre dopo il 2001 tale tendenza ha sempre più coinvolto anche le comunità di fede islamiche.
Costantinopoli – Sinassi dei patriarchi del Medio Oriente
Su invito del patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I si riuniscono a Istanbul l’1 e 2 settembre i rappresentanti (ortodossi) dei 4 patriarcati storici del Medio Oriente: oltre a Costantinopoli sono rappresentate Antiochia (Isaac di Apamea per il patriarca Ignatios IV), Gerusalemme (Teophilos III), Alessandria (Theodoros II), insieme alla Chiesa di Cipro (Chrysostomos II). L’argomento centrale è la difficile situazione delle minoranze cristiane negli sconvolgimenti politici e sociali degli ultimi mesi (il patriarca di Antiochia, in Siria, non può lasciare il paese). Il Messaggio finale in italiano sul sito del Patriarcato Ecumenico www.ec-patr.org.
Bose – Spiritualità ortodossa
Il XIX Convegno internazionale di spiritualità ortodossa, che si svolge a Bose dal 7 al 10 settembre, organizzato come di consueto dalla locale comunità monastica in collaborazione con le Chiese ortodosse, è centrato sul tema «La parola di Dio nella vita spirituale».
Ordinariati ex anglicani: sviluppi
Le dinamiche attivatesi in seguito alla decisione della Santa Sede di accogliere nella Chiesa cattolica gruppi di ex anglicani inventando ad hoc degli «ordinariati personali» (cf. Regno-att. 20,2009,657) rivelano nuovi risvolti e sviluppi. Il 9 settembre l’arcivescovo australiano John Hepworth, primate della Comunione anglicana tradizionale (gruppo di congregazioni anglicane tradizionaliste staccatesi dalla Comunione anglicana nel 1977 e promotrici della richiesta di rientrare nella Chiesa cattolica nel 2007), rivela di aver abbandonato l’Australia e il sacerdozio cattolico dopo un decennio di violenze sessuali sistematiche per mano di preti e seminaristi più anziani negli anni Settanta. Sul fronte dell’unico ordinariato già costituito, quello di Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra, sul numero di ottobre della rivista The Portal mons. John Broadhurst, ex vescovo anglicano ri-ordinato prete cattolico, scrive che l’ordinariato ha il problema di trovare le risorse per pagare i suoi preti, e che l’aiuto ricevuto dalla Conferenza episcopale inglese basterà solo per arrivare alla fine dell’anno. Nel frattempo si segnala la tendenza dei nuovi fedeli ex anglicani e dei loro preti a privilegiare nella liturgia le forme più tradizionaliste, dal latino al culto celebrato verso l’altare anziché verso il popolo (cf. The Tablet 15.10.2011, 12ss; A. BURNHAM, Liturgical patrimony of the ordinariate and the reform of the reform, 15.10.2011, in ordinariateportal. wordpress.com). Ai primi di ottobre il card. Wuerl, arcivescovo di Washington e incaricato dalla Santa Sede per l’ordinariato (ex) anglicano negli Stati Uniti, afferma che confida di erigerlo entro la fine dell’anno (cf. Catholic Herald 10.10.2011).
Gerusalemme – Le Chiese per lo stato palestinese
Il 13 settembre i capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme diffondono un comunicato stampa a favore della candidatura palestinese all’ONU. Cf. Regno-att. 16,2011,516.
Chiesa ortodossa russa – Hilarion dal papa
Il 29 settembre Benedetto XVI riceve a Castel Gandolfo la visita del metropolita Hilarion di Volokolamsk, responsabile del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. Successivamente il metropolita dichiara alla Radio vaticana, a proposito del tante volte ipotizzato incontro tra il papa e il patriarca di Mosca: «Crediamo che, presto o tardi, in futuro, ci sarà questo incontro. Noi non siamo ancora pronti a discutere la data, il luogo o il protocollo di un tale evento (…). Non appena saremo d’accordo sul contenuto, sui punti per i quali ancora siamo in disaccordo o abbiamo opinioni divergenti, allora credo che potremo avere questo incontro».
Chiesa evangelica tedesca – Benedetto XVI, Lutero, il giubileo della Riforma
Dopo la visita di Benedetto XVI, il 23 settembre (cf. qui a p. 627), ai rappresentanti del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania nell’ex convento degli agostiniani di Erfurt – dove studiò il giovane Lutero –, il presidente del Consiglio della Chiesa evangelica Nikolaus Schneider esprime la speranza che il giubileo della Riforma che si celebrerà nel 2017 possa essere l’occasione per una «richiesta di perdono» espressa congiuntamente dalla Chiesa luterana e da quella cattolica. Lo dichiara all’emittente Deutsche Welle il 30 settembre, aggiungendo di aver avanzato tale proposta al papa durante l’incontro. L’idea di utilizzare il tempo che manca ai 500 anni dall’affissione delle 95 tesi di Lutero, che sarà celebrata dalle Chiese cristiane nate dalla Riforma come quinto centenario della fondazione, come un’occasione per approfondire teologicamente il significato dei 1.500 anni di storia comune e fissare i risultati dei dialoghi ecumenici sin qui condotti è stata sostenuta anche all’interno della Chiesa cattolica, per esempio dal card. Karl Lehmann (cf. Regno-att. 18,2007,607). Nello scorso dicembre era stato Mounib Younan, vescovo luterano di Terra santa e presidente della Federazione luterana mondiale (FLM), a proporre al papa di arrivare nel 2017 a una dichiarazione congiunta sull’ospitalità eucaristica.