Chiesa cattolica – CEC
Dal 3 al 7 settembre 2018 si tiene a Ottmaring, nei pressi di Augsburg in Germania, la sessione plenaria annuale del Gruppo misto di lavoro tra la Chiesa cattolica e il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), un organismo costituito nel 1965 per favorire le relazioni tra le due parti, e attualmente co-presieduto dal metropolita Nifon di Targoviste (Chiesa ortodossa romena) e dall’arcivescovo cattolico di Dublino Diarmuid Martin. Dopo una riflessione sulla commemorazione ecumenica del 500° anniversario della Riforma (H. Bedford-Strohm, Chiesa evangelica in Germania) e una presentazione della recente visita di papa Francesco presso il CEC (O. Fykse Tveit), il Gruppo ha lavorato sulla bozza di due nuovi documenti su peace-building e migrazioni e sulla cooperazione ecumenica nei due rispettivi ambiti.
Bose – Spiritualità ortodossa
Il 26° Convegno internazionale di spiritualità ortodossa, organizzato dalla comunità di Bose in collaborazione con le Chiese ortodosse, si è svolto a Bose dal 5 all’8 settembre e ha avuto come tema «Discernimento e vita cristiana». Tra i relatori Michel Van Parys, John Chrissavgis, Hervé Legrand. Al convegno partecipano ogni anno metropoliti, vescovi, monaci, e teologi appartenenti alle Chiese ortodosse, cattoliche ed evangeliche.
Ucraina – Crisi tra le Chiese ortodosse
Nel mese di settembre s’approfondisce la crisi che contrappone il Patriarcato Ecumenico al Patriarcato di Mosca sulla questione dell’autocefalia della Chiesa ortodossa ucraina. Dopo la decisione (7 settembre) del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli d’inviare in Ucraina due esarchi per costruire il percorso dell’autocefalia, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa sospende la commemorazione liturgica del patriarca ecumenico in segno di rottura (14 settembre). Il 25 settembre il metropolita Onufrij della Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Mosca, l’unica tra le Chiese ortodosse del paese a essere canonicamente riconosciuta da tutte le Chiese ortodosse, rifiuta d’incontrare i due esarchi. Il patriarca della Chiesa ortodossa serba afferma che se si arriverà alla concessione dell’autocefalia sarà «lo scisma più grande e più grave di tutti gli scismi nella storia della Chiesa». Anche i tre principali monasteri della Chiesa ortodossa ucraina si dichiarano «categoricamente contrari all’autocefalia».
Il 26 settembre il Dipartimento di stato USA diffonde un comunicato stampa intitolato «Libertà religiosa in Ucraina», nel quale afferma che «gli USA rispettano la capacità dei leader e religiosi ortodossi e dei fedeli dell’Ucraina di aspirare all’autocefalia secondo le loro convinzioni… Gli USA mantengono un saldo supporto nei confronti dell’Ucraina e della sua integrità territoriale di fronte all’aggressione russa nell’Ucraina orientale e all’occupazione russa in Crimea».
Il 6 ottobre il Santo Sinodo del Patriarcato di Antiochia chiede una riunione urgente dei capi delle Chiese ortodosse autocefale per affrontare la questione. L’11 ottobre il Santo Sinodo del Patriarcato di Costantinopoli riammette i leader scomunicati delle altre due Chiese ortodosse ucraine, Filarete e Macario, alla comunione ecclesiale, e ribadisce la decisione di concedere il tomos dell’autocefalia alla Chiesa ortodossa ucraina, esortando «tutte le parti coinvolte a evitare di impossessarsi di chiese, monasteri e altre proprietà e di trattenersi da ogni atto di violenza e vendetta, perché predominino la pace e l’amore di Cristo». Tuttavia la concessione del tomos è rimandata.
Santa Sede – Protestanti europei
Con la firma di una Dichiarazione d’intenti prende ufficialmente avvio il 16 settembre a Basilea un dialogo tra la Comunione di Chiese protestanti in Europa (CCPE), rappresentata dal presidente Gottfried Locher, e il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, rappresentato dal presidente card. Kurt Koch. Il tema del dialogo sarà l’unità dei cristiani. La firma avviene nell’ambito dell’Assemblea generale della CCPE, che ha rieletto Locher come presidente e gli ha affiancato come segretario Mario Fischer, pastore della Chiesa evangelica in Assia e Nassau. La CCPE; con sede a Vienna, promuove un modello di comunione basato sull’unità nella diversità riconciliata. Le sue 108 Chiese membro in tutta Europa (l’ultima arrivata è la Chiesa evangelica luterana lettone) sono Chiese luterane, riformate, unite e metodiste che sulla base della Concordia di Leuenberg del 1973 condividono ministeri e sacramenti.
Santa Sede e CEC – Xenofobia e razzismo
Il CEC e il Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, in collaborazione con il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, tengono a Roma dal 18 al 20 settembre una conferenza mondiale su «Xenofobia, razzismo e nazionalismo populista nel contesto della migrazione globale». Nel messaggio finale pubblicato il 19 si ribadisce che «tutti gli esseri umani sono uguali in dignità e diritti e in ugual misura devono essere rispettati e protetti, e di conseguenza siamo chiamati da Dio a opporci al male, ad agire rettamente e a perseguire la pace per trasformare il mondo»; inoltre «rifiutare di accogliere e aiutare chi si trova nel bisogno è contrario all’esempio e all’esortazione di Gesù Cristo. Sostenere di proteggere i valori o le comunità cristiane respingendo coloro che cercano un rifugio sicuro dalla violenza e dalla sofferenza è inaccettabile».
CEI – Dialogo con i sikh
Il 29 settembre nei pressi di Verona si svolge il primo convegno tra cristiani e sikh in Italia, con il titolo «Cristiani e sikh in Italia: insieme per costruire ponti di amicizia e fraternità», organizzato dalla Sikhi Sewa Society, dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana e dal Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Il convegno si conclude con una dichiarazione congiunta, nella quale le due comunità s’impegnano a celebrare insieme nel 2019 i 150 anni dalla nascita di Guru Nanak Dev Ji, una figura fondante per il sikhismo. Le comunità sikh in Italia sono diffuse prevalentemente al Nord, dove lavorano nell’agricoltura e nell’allevamento.
Daniela Sala