Chiese protestanti in Europa – Nuovi vertici

Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera, è la nuova presidente della Comunione di Chiese protestanti in Europa (CCPE). La teologa 58enne è stata eletta il 4 settembre durante l’Assemblea generale della CCPE a Sibiu, in Romania, cui hanno partecipato circa 150 rappresentanti delle 96 Chiese luterane, metodiste, riformate e della Chiesa unita. Le Chiese rappresentate nella CCPE, la cui sede centrale è a Vienna e la cui Assemblea generale si tiene ogni 6 anni, contano circa 40 milioni di protestanti in 30 paesi in Europa e in Sudamerica. Famos ha presentato i principali progetti di lavoro futuri, che verteranno principalmente sulla questione dell’immagine dell’uomo sullo sfondo delle crescenti possibilità dell’intelligenza artificiale. Saranno affrontati anche temi come le migrazioni e l’etica della pace o la «confessionalità in un mondo post-confessionale», e proseguiranno i colloqui con le Chiese battista, cattolica e anglicana, secondo il comunicato stampa conclusivo.

Gruppo misto di lavoro CEC - Chiesa cattolica

La prima plenaria dell’11° mandato del Gruppo misto di lavoro tra il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e la Chiesa cattolica romana si è riunita presso l’Istituto ecumenico di Bossey dal 3 al 5 settembre, e si è concentrata sul mandato del gruppo dal 2024 al 2030. Nel comunicato emesso al termine (bit.ly/405HPyM, in inglese) s’indicano come aree di tensione da affrontare «la persecuzione e il martirio dei cristiani, l’indifferenza religiosa e la diversità morale», e si dice che «i membri hanno suggerito d’esplorare queste aree attraverso la lente della teologia della salvezza e di proporre possibili strumenti per la riconciliazione collettiva». Un’attenzione particolare sarà dedicata a raccogliere i frutti del 1700° anniversario del concilio di Nicea. Il Gruppo decide d’organizzare il proprio lavoro in 3 gruppi: il primo esplorerà le diverse concezioni della salvezza e come possono contribuire all’indifferenza religiosa; il secondo studierà i processi che sono stati attuati in diversi contesti globali, al fine di offrire strumenti pratici di riconciliazione collettiva; il terzo per incoraggiare CEC e Chiesa cattolica ad aumentare urgentemente gli sforzi per contrastare tutte le forme di violenza e di discriminazione basate sull’affiliazione religiosa.

Ortodossia – Morte del teologo Yannaras

Il 6 settembre il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) ricorda la figura di Christos Yannaras, noto teologo e filosofo ortodosso, deceduto a Citera il 24 agosto all’età di 89 anni. Yannaras ha avuto un’influenza decisiva sul pensiero cristiano della fine del XX secolo, ha ricordato il CEC, combinando gli insegnamenti dei padri della Chiesa greca con la filosofia esistenzialista. Autore di numerose pubblicazioni, era docente emerito di Filosofia presso l’Università Panteion di Atene, ma aveva insegnato anche a Parigi, Losanna, Creta e Ginevra.

Dialogo tra Chiese ortodosse e Chiese ortodosse orientali

Dopo un’interruzione di circa 30 anni, riprende il dialogo strutturato tra la Chiesa ortodossa e le Chiese ortodosse orientali (quelle che non hanno riconosciuto il concilio di Calcedonia del 451, ma solo i tre precedenti). Rappresentanti di alto livello delle due confessioni s’incontrano il 16 e 17 settembre a Wadi El-Natrun in Egitto, ospitati dal papa copto-ortodosso Tawadros II. Il dialogo era iniziato negli anni Sessanta, inizialmente con 4 incontri non ufficiali (Arhus 1964, Bristol 1967, Ginevra 1970 e Addis Abeba 1971), poi con altrettante conferenze di dialogo ufficiali (Ginevra 1985, Wadi El-Natrun 1989, Ginevra 1990 e 1993). Dal 1993 non c’erano stati altri dialoghi ufficiali, ma solo iniziative informali. Gli aspetti interessanti sono due. Innanzitutto il fatto che abbiano partecipato anche due rappresentanti del Patriarcato di Mosca, anche se a presiedere la delegazione ortodossa era un rappresentante del Patriarcato Ecumenico, e le due Chiese hanno interrotto la comunione nel 2018. È forse un segno dell’interesse della Chiesa ortodossa russa a migliorare i rapporti con la Chiesa copta, parallelamente agli interessi del governo russo in Africa? In secondo luogo è interessante il fatto che questo dialogo riparta subito dopo l’interruzione di quello tra le Chiese ortodosse orientali e la Chiesa cattolica sul tema delle benedizioni alle coppie omosessuali, come se il focus delle Chiese ortodosse orientali si fosse riposizionato in seguito al documento Fiducia supplicans del Dicastero per la dottrina della fede. In effetti il comunicato finale dell’incontro sottolinea l’impegno a favore della famiglia tradizionale.

Italia – Assemblea delle Chiese battiste

Dal 19 al 22 settembre si svolge la 47a Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) a Montesilvano (PE), che deve fissare le linee guida per il prossimo biennio e rinnovare i propri vertici. Quanto al primo aspetto, viene messo al centro dell’attenzione il tema della pace, con la decisione di finanziare progetti di pace e di aprire un centro studi intitolato a Martin Luther King (che era battista), oltre ad accogliere due nuove Chiese e a rafforzare la collaborazione con le Chiese dello Zimbabwe e di Cuba. Quanto al rinnovamento dei vertici, vengono eletti Alessandro Spanu come nuovo presidente e Marta D’Auria come vicepresidente.

Ungheria – Conferenza ecumenica a Pannonhalma

Nell’ambito delle celebrazioni per gli 800 anni della consacrazione della chiesa abbaziale dell’abbazia benedettina di Pannonhalma in Ungheria, fondata nel 996, il 20 e 21 settembre si tiene un simposio ecumenico internazionale con la partecipazione dell’arcivescovo di Vienna card. Christoph Schönborn, dell’ex primate anglicano Rowan Williams e del metropolita Arsenios. Centrato sul tema della Chiesa, è il quarto simposio di una serie, che in precedenza aveva trattato i temi di Dio e il mondo, della sinodalità e della pace.

Daniela Sala