23 marzo 2016
La commissione delle Chiese presso i migranti in Europa (CCME), la conferenza delle Chiese europee (KEK) e il Consiglio ecumenico delle Chiese hanno inviato alle Chiese membro e agli organismi partner d’ Europa una lettera che chiede in maniera pressante di moltiplicare, nella prossima settimana, campagne di pressione sui governi e i parlamenti nazionali per intensificare l’insediamento dei rifugiati.
Attualmente i governi nazionali si preparano per la conferenza organizzata dall’Alto-Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, il 30 marzo a Ginevra, per rafforzare l’impegno in favore di «vie di ammissione per i rifugiati siriani». «Noi crediamo che i vantaggi di sforzi di insediamento concertati in numerosi paesi dell’Europa non si limiteranno alla sola situazione dei rifugiati siriani, è detto nella lettera. Si può sperare che ciò aprirà la porta a delle vie di accesso più sicure e legali in Europa in generale».
I responsabili della CCME, della KEK e del CEC credono che la protezione dei rifugiati in Europa è essenzialmente discussa da degli attori politici il cui obiettivo è quello di frenare l’accesso irregolare dei rifugiati. La lettera aggiunge: «Contatti diretti con il ministero responsabile dell’asilo e della migrazione nel vostro paese saranno certamente molto efficaci, ma la partecipazione dei parlamentari potrebbe anche rivelarsi utile».
Advocacy per l’insediamento dei rifugiati in Europa