Va' e d'ora in poi non peccare più (Gv 8,11)

 

 

 La cinquantaduesima Sessione del SAE si apre alla Domus Pacis di Santa Maria degli  Angeli - Assisi domenica 26 luglio. Essa si propone come momento di formazione ecumenica  attraverso l’esperienza concreta di pregare, meditare, studiare, condividere la vita in  comune fra cristiani di diverse tradizioni, che insieme sono in ascolto di Israele e si  affacciano all’incontro interreligioso.

 Il tema di quest’anno In Cammino verso un nuovo ecumenismo  fa pensare al proposito  espresso nel Messaggio finale della Decima Assemblea del Consiglio Ecumenico delle  Chiese  (Busan - Sud Corea, 2013):

 «Intendiamo muoverci insieme. Spronati dalle esperienze vissute a Busan, sproniamo a  nostra volta tutte le persone di buona volontà ad impegnarsi con i propri doni ricevuti da  Dio a compiere azioni trasformatrici».

 Tale proposito seguito dall’invito ad unirsi in un pellegrinaggio di giustizia e di pace è  meglio illustrato dal Comitato Centrale del CEC nel suo documento Invito al  pellegrinaggio di Giustizia e di Pace, che dice fra l’altro:

 «Il messaggio della prima assemblea del CEC ad Amsterdam 1948 aveva espresso l'impegno  delle chiese "di stare insieme”. Le Assemblee successive hanno riaffermato questo  impegno. Stando insieme, le chiese hanno lavorato su affermazioni teologiche e si sono  impegnate nella missione e nel servizio comune con la speranza che sarebbero cresciute  insieme verso la meta dell'unità visibile.

 Dichiarando "Abbiamo intenzione di muoverci insieme"' e invitando tutti gli uomini e le donne di  buona volontà a "unirsi in pellegrinaggio", i delegati dell'assemblea di Busan hanno  risposto in un modo nuovo alle sfide contestuali contemporanee per la testimonianza e la stessa esistenza delle chiese, alle esigenze delle persone e all’anelito della creazione alla giustizia e alla pace, e alle percezioni di molti giovani desiderosi di vedere segni di speranza.

 La decima Assemblea ci ha aiutato a vedere che stiamo già partecipando a un cammino comune. I nostri sforzi per l'unità nella fede cristiana sono risposte al dono di Dio della vita e alla chiamata di Dio a crescere nella comunione. Questa comunione è data mediante la fede e il battesimo della Chiesa; è un dono spirituale. Questa unità nella fede è anche veramente umana, una espressione dell’essere creato e benedetto».

 Il sottotitolo della Sessione -  parte del versetto 7 del capitolo ottavo del Vangelo di Giovanni -  «Va’ e non peccare più» ci ricorda che abbiamo sempre bisogno del perdono di Dio che ci accoglie e ci trasforma per compiere la missione alla quale ci invia.