Venerdì 31 luglio pomeriggio con grande impegno di tutti i partecipanti, che avevano lavorato nei gruppi e nei laboratori, in un'atmosfera festosa, si è cercato di rendere partecipi, nel modo migliore possibile, tutti quanti dei frutti del lavoro svolto.
L'atmosfera di festa è continuata nella serata dedicata alle osservazioni sulla Sessione , che è stata aperta da una originalissima interpretazione di Marco Campedelli del brano evangelico di Giovanni richiamato dal versetto sottotitolo della Sessione: Va' e non peccare più.
Le parole iniziali di Paolo Ricca nella mattinata di sabato 1 agosto riassumono bene l'atmosfera vissuta nella settimana:
"Grazie fratelli e sorelle amici e amiche, grazie anzitutto per avermi invitato ancora una volta a tenere la relazione conclusiva della Sessione, ma anche, anzi in primo luogo, per avermi offerto la gioia di ritrovare questa bella Assemblea, unica nel suo genere in Italia, che ogni anno si ricostituisce come punto di riferimento – direi – insostituibile sia per coloro che già amano e praticano l’ecumenismo sia per coloro che sono qui per la prima volta e stanno appena iniziando il cammino ecumenico. Che nel nostro paese ci sia un’Assemblea come questa che da 52 anni fedelmente, felicemente e lietamente, si riunisce, prega, celebra, canta, discute come comunità cristiana ecumenica in piena libertà e fraternità, è una vera benedizione, un bel dono di Dio di cui non saremo mai abbastanza grati".
Il titolo stesso della relazione finale: La spiritualità ecumenica come stile di vita suggerisce che l'impegno ecumenico, mosso e guidato dallo Spirito, permea e trasforma tutta quanta la vita cristiana.
Il SAE, fiducioso dell'accoglienza del suo Signore che perdona e seguendo gli impulsi dello Spirito, si rimette in cammino per portare il suo umile contributo, dentro al vasto movimento ecumenico, verso la riconciliazione delle Chiese e dell'intera umanità.
I partecipanti alla Sessione si tengono per mano e si muovono insieme a passo di danza pronti a riprendere ciascuno il proprio cammino.