Care socie, cari soci,
questa mia è una comunicazione veloce che anticipa di qualche tempo quella, più qualificante, legata alla prossima Pasqua. Sono righe volte a darvi qualche informazione.
Come ricorderete l'anno scorso si è concluso un laborioso processo di revisione statutaria. Le considerazioni sul suo esito variano secondo i punti di vista, concorde però è la valutazione sul fatto che non fosse opportuno tenere aperto un processo prolungatosi troppo a lungo.
Secolarizzando un detto un tempo diffuso, si potrebbe ora chiosare: i soci propongono e il Legislatore dispone. L'entrata in vigore della legge sul Terzo Settore ci imporrà una nuova revisione statutaria, pena il non essere inseriti nel registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, un passo per noi indispensabile al fine di poter proseguire le nostre attività. Nella prossima assemblea dei soci vi daremo informazioni più precise in relazione a una procedura che ci occuperà ancora a lungo. Questa novità spiega il motivo per cui non si sono ancora attivati i lavori del «comitato regolamento». Al fine di farlo funzionare in modo costruttivo occorre, come è ovvio, aver chiaro il discorso statutario. Ciò non toglie che, su qualche punto specifico, il comitato sia nelle condizioni di operare già nei prossimi mesi.
Davanti a voi avete gli ultimi giorni a disposizione per iscrivervi al convegno di primavera di Padova con annessa una importante assemblea dei soci. Il programma sta riscuotendo un unanime consenso. Confidiamo che l'inserimento di una nostra iniziativa all'interno della sezione padovana del Festival biblico si riveli un'occasione per far conoscere il SAE e, nello specifico, per propagandare il programma della prossima Sessione di formazione ecumenica. A proposito di quest'ultima, che si svolgerà alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli di Assisi dal 21 al 27 luglio, vi comunico che il programma è definitivamente chiuso, la brossure è ormai in procinto di essere stampata; vi sarà inviata a breve anche per via elettronica. Ci saranno molte voci nuove, varie conferme, graditi ritorni e qualche sorpresa. Per ora mi limito a ricordarvi il titolo generale e la scansione delle singole giornate: «Dio ha scelto quelli che agli occhi del mondo sono poveri» (Gc 2,5). Le Chiese di fronte alla ricchezza, alla povertà e ai beni della terra. Una ricerca ecumenica II. Giornate: 1. Povertà del mondo, povertà delle Chiese; 2. Un creato bello e fragile; 3. Ospiti sulla terra dei viventi: 4. Il Dio dei poveri; 5. La povertà dei ricchi e la ricchezza dei poveri; 6. Il domani della fede. Qualche relatore ha giudicato il programma più ricco che povero; ci sono anche ricchezze buone!
Ho anche il piacere di comunicarvi che anche quest'anno ce l'abbiamo fatta a pubblicare a tempi brevi gli Atti che sono ormai in corso di stampa. Oltre alle relatrici e ai relatori, vorrei ringraziare in particolare tre persone: Alex Talarico per la raccolta e il riordino del materiale, p.Rino Sgarbossa, dell'ISE di Venezia, per il lavoro redazionale e il nostro caro socio Francesco Cesarini per la correzione delle bozze (lavoro giudicato da Paolo De Benedetti, che di queste cose se ne intendeva, come il più importante nell'intero ambito editoriale).
Vorrei infine segnalarvi che il 14 marzo scorso si è ufficialmente costituito a Bologna l'«Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne». Il SAE e in particolare la responsabile del gruppo di Bologna, Paola Cavallari, hanno svolto al riguardo un ruolo determinante. Troverete sul sito SAE un'adeguata documentazione dell'evento. Colgo l'occasione per segnalarvi il volumetto che raccoglie i testi legati a parte dell'ampio lavoro preparatorio collocato a monte della nascita dell'Osservatorio: Paola Cavallari (a cura di), Non solo reato, anche peccato. Religioni e violenze sulle donne, Effatà editrice, Cantalupa (TO), 2018.
L'impulso che ha condotto alla costituzione dell'Osservatorio deriva dalla volontà di verificare l'applicazione dell'Appello: Contro la violenza sulle donne. Un Appello alle chiese cristiane in Italia, siglato il 9 marzo 2015 dai rappresentanti di dieci denominazioni cristiane.
Un fraterno saluto
Piero