Tre incontri, tre occasioni di incontro e conoscenza tra diverse tradizioni cristiane presenti in Verona, ma non solo. Il gruppo SAE locale di Verona nell’autunno 2022 ha messo a disposizione della città opportunità di conoscenza e approfondimento di alcune confessioni cristiane. Gli incontri, dal titolo “Tradizioni e prospettive per raccontare la fede”, si sono svolti nelle aule del seminario vescovile di Verona che hanno visto alternarsi varie voci, partendo da quella Evangelica Valdese e Cattolica Romana (primo incontro) nelle persone della pastora Laura Testa e della prof. Lucia Vantini. Sono seguite, le voci della Chiesa Evangelica Luterana, Ortodossa Russa e Romena (secondo incontro) nelle persone di Christine Schenk (presidente della Chiesa Luterana di Verona), padre Afanasiy Potatov e padre Gabriel Codrea. Il terzo incontro è stato dedicato a un dialogo con Miriam e Bruno Carmi, appartenenti alla comunità ebraica della città.
Nell’incontro la coppia di sposi ha raccontato di sé, da quanto tempo sono appartenenti alla comunità ebraica di Verona, narrando inoltre la storia della stessa comunità all’interno del contesto dell’ebraismo italiano. Hanno affrontato il tema dell’appartenenza e di come l’ebraismo non sia identificabile semplicemente come un insieme normativo e dottrinale, ma sia un’identità complessa e articolata che non riguarda solo una fede, ma una cultura e l’appartenenza a un popolo. Per quanto concerne la tematica della trasmissione, un’importanza viene data al ruolo della comunità con la celebrazione delle principali ricorrenze che hanno la caratteristica di essere legate ad antiche feste agricolo-stagionali. Un ruolo importante lo riveste, inoltre, ciascun nucleo familiare con l’osservanza di gesti concreti come, ad esempio, le norme alimentari e la conoscenza della lingua ebraica. L’evento di un matrimonio, ma anche l’attenzione connessa ai riti della morte e del lutto sono anch’essi occasioni di trasmissione di fede e cultura.
Con questi tre incontri il SAE locale di Verona ha voluto, quindi, continuare la riflessione che l’associazione ha affrontato a livello nazionale, dando la possibilità ai soci e alle socie che non hanno potuto partecipare alla settimana di formazione estiva, ma anche a tutte le persone interessate, di imparare a conoscere le buone pratiche e alcune modalità utilizzate dalle chiese cristiane presenti in città per trasmettere prima di tutto la buona notizia dell’Evangelo. I membri cristiani del SAE ritengono, infatti, che l’unità sia dono dello Spirito e compito di rinnovamento di tutte le comunità cristiane.
Nausicaa Marchiori